CITTA’ DI CASTELLO - Anche la sagre diventano green: una imminente ordinanza del Comune di Città di Castello prescrive di impiegare almeno il cinquanta per cento di materiale biocompostabile, ovvero smaltibile come organico, nel vettovagliamento in occasione delle manifestazioni di pro-loco e società rionali.

 

“Si tratta di una piccola rivoluzione civica” hanno detto incontrando i soggetti interessati gli assessori Luca Secondi e Riccardo Carletti, rispettivamente con delega alle Politiche ambientali e al Turismo “cerchiamo di estendere l’ambito in cui le buone pratiche ambientali siano un’abitudine che implica un piccolo sforzo di avviamento ma che una volta entrata a regime, come la raccolta differenziata nelle case, diventi un automatismo. Un automatismo però prezioso perché da un lato produrrà risparmi economici e dall’altro produrrà una riduzione del rifiuto indifferenziato. Due obiettivi alla base delle politiche ambientali ma anche delle strategiche turistiche locali, fondate su paesaggio, vivibilità, arte”.

 

Dalla prossima estate dunque piatti,bicchieri, posate e tovaglioli non andranno a pesare sul bilancio ambientale: “Abbiamo introdotto questa prescrizione pensando all’effetto moltiplicare delle numerose sagre e feste tradizionali ospitate nel comune grazie all’attività delle tante associazioni territoriali. A loro abbiamo anche chiesto di condividere, senza vincoli ma in nome di uno sviluppo sostenibile e di qualità, la difesa del made in Italy. Tradotto in termini pratici si tratta di approvvigionarsi da produttori locali per le materie prime, possibilmente rivolgendosi nel circuito cosidetto a chilometri zero”.

 

Su questo fronte si registra anche la riunione congiunta delle commissioni “Servizi” e “Affari istituzionali” che domani, mercoledì 8 maggio, alle 17.30, discuterà della proposta di dare in adozione a società e pro-loco le aree di verde pubblico, per determinare economie di scala e una manutenzione più flessibile.

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