MONTE CASTELLO DI VIBIO - Alla presenza della presidente della Giunta Regionale dell'Umbria Catiuscia Marini e dell'assessore regionale alle Infrastrutture Silvano Rometti sono stati inaugurati a Monte Castello di Vibio il nuovo campo di preparazione atletica in terra battuta con relativa illuminazione e gli impianti fotovoltaici recentemente installati con il cofinanziamento della Regione stessa.

 

l sindaco Roberto Cerquaglia, oltre a congratularsi con la società sportiva e gli atleti per il traguardo raggiunto, ha ricordato che il nuovo campo di gioco costituisce il naturale completamento dell'impianto esistente in erba naturale realizzato nel 1996. Inoltre, ha spiegato, si è provveduto a recuperare la vecchia area sportiva posta a ridosso del centro storico cittadino che in futuro potrà essere destinata al altre utilizzazioni per attività ricreative, parcheggi, area camper ed accoglienza turistica in genere.

 

La Presidente Marini e l'assessore Rometti hanno sottolineato l'importanza che riveste nella nostra regione la pratica sportiva nonché l'utilizzo delle fonti rinnovabili sugli edifici pubblici che la regione sta mettendo in campo attraverso specifici bandi.

 

Alla giornata di festeggiamenti ha preso parte anche il presidente del CONI regionale gen. Domenico Ignozza.

 

Poi la festa del passaggio dell’ASD Montecastello Vibio in I Categoria, cominciata subito dopo il pareggio ottenuto sul campo dell’Ammeto, diretta concorrente per il passaggio alla categoria superiore, è poi continuata ed abbiamo potuto rivolgere al Mister Andrea Lepri alcune domande, utili per tracciare un bilancio di questo avvincente campionato.

 

Qual è la prima cosa che gli è venuta in mente dopo il triplice fischio finale della gara con Ammeto?

In quel momento si sono susseguite una serie di emozioni, che posso comunque riassumere con quello che è sempre stato il mio motto: “Quando ti impegni con tutto te stesso per raggiungere un obiettivo prima o poi i risultati arrivano!”.

 

C’è stato un momento in cui ha pensato di aver raggiunto la promozione in I Categoria?

Sì, proprio quando l’arbitro ha fischiato la fine. Perché il campionato è stato lungo ed impegnativo che durante tutto il corso della stagione è stato equilibrato soprattutto per la lotta ai primi posti. Salvo casi eccezionali, non ci sono grossi distacchi tra le squadre e questo da ancora più valore ai nostri 5 punti di vantaggio sulla seconda.

 

Qual è il segreto di una squadra che ha subito solo due sconfitte in un campionato equilibrato come dice lei?

Innanzitutto il gruppo che a partire dallo scorso anno si è cominciato a formare. La presenza di molti ragazzi del posto in squadra, anche se non sempre hanno potuto giocare, coinvolgendo le proprie famiglie, gli amici ed i parenti che hanno seguito la squadra anche in trasferta, sono stati determinanti nei momenti più difficili. Poi certamente i nuovi innesti, anche quelli che si sono aggiunti a stagione già in corso, quindi lo staff tecnico che ha curato assieme a me la preparazione atletica ma dietro a tutto ciò non può esserci altro che una società sana e seria, con persone sempre disponibili. Anzi a questo proposito desidero ringraziare il nostro custode Carlo Scargetta che con amore e passione è sempre il primo ad arrivare per farci trovare tutto pronto e l’ultimo ad andarsene: un esempio per tutti.

 

Possiamo dire che è stato merito anche dell’allenatore, del clima di rispetto ed amicizia che ha saputo creare nello spogliatoio?

Questo non devo dirlo certo io, anche se so bene il lavoro che ho fatto. Ma non amo fare una scaletta di responsabilità o di meriti: quando si vince o si perde, lo si fa tutti insieme. Il Mister da solo, se non ha la fiducia  la stima dei ragazzi e della società non può fare tanta strada. Ovviamente mi sono affidato ad alcuni amici e soprattutto ai più giovani del gruppo che hanno saputo rispettare le mie scelte, ma loro sanno che con me nessuno parte da titolare fisso, io decido la formazione la vigilia della partita o addirittura nel riscaldamento della gara, valutando la forma atletica, il comportamento e l’impegno durante tutta la settimana.

 

Cosa manca a questa squadra per avere ambizioni anche nella categoria superiore?

Non è facile ripetersi, soprattutto quando aumentano i valori tecnici e le difficoltà di chi si incontra lungo il cammino. Ovviamente anche se l’ossatura è più che solida, occorrerà avere qualche rinforzo, perché avere a disposizione una rosa più ampia permette di affrontare le gare sempre con gli uomini più informa. Secondo me poi ci sono giocatori che hanno le caratteristiche tecniche per poter giocare in categorie superiori e questo non può essere che una buona base di partenza. Naturalmente un enorme vantaggio, è quello di avere a disposizione un campo di calcio come il nostro, con il campo di preparazione atletica accanto. A questo proposito devo ringraziare l’Amministrazione Comunale per aver scelto di investire nello sport, non tutti lo fanno. Questa gente si merita di vivere grandi emozioni e mi auguro che come quest’anno, i risultati positivi ci siano, perché quando si vince facilmente cresce l’entusiasmo. Non vedo l’ora di cominciare una nuova avventura!

 

Simone Mazzi

Condividi