di Nicola Capizzi

PERUGIA - Lidia Costamagna, candidata per il rinnovo della carica di Rettore dell'Università per gli Stranieri, ha tenuto oggi la conferenza di presentazione del suo programma. I sostenitori, una sessantina circa, si sono riuniti a mezzogiorno nell'aula Aldo Capitini di Palazzo Gallenga.

Durante il suo discorso la Costamagna, professore di Glottologia e Linguistica, nonché direttore dell'Alta scuola della Lingua e Cultura Italiana, ha affrontato diversi argomenti. Dalla didattica alla ricerca, dal corpo docente al personale amministrativo con la necessità di procedere con nuove assunzioni attraverso una ridefinizione delle spese. Ha parlato degli studenti e dell'importanza  di soddisfare le loro richieste con la riqualifica dei corsi di laurea e dei servizi a loro destinati. Elementi fondamentali questi, ha sottolineato la Costamagna, per rendere ancora più attrattiva l'offerta didattica.

La Professoressa ha poi argomentato sull'importanza dei collegamenti internazionali, dell'innovazione, della promozione della lingua italiana e, come sostenuto anche dal suo rivale alla corsa verso il primo ermellino Giovanni Paciullo, della necessità di finanziamenti esterni. Notevole è stato il calore dei presenti che non hanno fatto mancare applausi ed anche partecipazione con alcuni interventi.

Al termine della conferenza abbiamo incontrato la Professoressa Costamagna per qualche ulteriore chiarimento su alcuni passaggi del suo discorso.

Professoressa, durante il suo discorso ha trattato vari aspetti e problemi dell'Università per Stranieri, tra i quali anche il bilancio, la sua trasparenza e, visto il periodo di crisi, i tagli alla cultura, anche di possibili riduzioni di stipendi di chi si trova nelle posizioni più alte.

I bilanci vanno letti ed interpretati. Non sempre è facile attraverso i capitoli di spesa comprendere come questi siano costituiti. Per quanto riguarda i compensi non vuole essere il mio un gesto demagogico o populista, non conosco esattamente il compenso dei direttori generali o del Rettore ma, se ci fossero dei margini, vorrei far si che quella spesa, insieme ad altri capitoli, andasse a ricoprire spese più indispensabili.

Parlando del passato, ha detto che è importante la continuità del lavoro svolto fino ad adesso, citando ad esempio quanto fatto dall'ex Rettore Stefania Giannini per le borse di studio per gli studenti che provengono da parti del mondo disagiate. Una critica alla vecchia gestione?

Sicuramente una maggior condivisione delle scelte e ad una gestione meno verticistica sarebbe stata auspicabile. Per quanto riguarda le borse di studio la Giannini ha saputo dare una forte spinta verso l'internazionalizzazione della nostra università ed ha fatto un ottimo lavoro sull'erogazione delle borse di studio. È mia intenzione proseguire su questa strada.

La candidatura di Paciullo viene vista come la naturale prosecuzione di ciò che ha iniziato la Giannini, visto che tra l'altro attualmente è prorettore. Lei mi dice che tante cose svolte dall'ex Rettore sono state fatte bene, c'è quindi convergenza di intenti?

Succede sempre che a due candidati di un'università così piccola ci siano delle cose che poi combaciano degli obbiettivi comuni. A mio parere sono diverse le strategie per raggiungerle.

Cioè?

Ad esempio il fatto di condividere le scelte con tutti.

Per concludere, quando Paciullo ha presentato il suo programma erano presenti personalità politiche come la Senatrice Cardinali o il Presidente della Provincia di Perugia Guasticchi. Questa cosa lei non l'ha mandata giù.

Ho deciso di non invitare esponenti politici perché sinceramente non mi è piaciuto il fatto che, durante la presentazione del programma del mio collega, ci fosse questo intervento da parte dell'esterno. Ma non tanto perché erano lì, ma perché poi sono intervenuti per dare il loro appoggio e chiedere ai presenti di fare altrettanto. Questo mi sembra un comportamento poco democratico ed una lesione fatta al nostro Ateneo e a questa campagna elettorale.

 

 

 

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