Nel disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale "Norme per il riordino del servizio idrico integrato", sarà inserita una “clausola valutativa” che permetterà al Consiglio di verificare l'attuazione della normativa ed i suoi effetti. Le valutazioni ed il parere finale sul ddl spettano invece alla Prima Commissione dove l'atto ha già iniziato il suo iter. È questa la decisione emersa stamani in maniera quasi unanime (unico astenuto Orfeo Goracci – Comunista Umbro) dalla riunione congiunta tra la Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni ed il Comitato per la Legislazione di cui presidente è Luca Barberini circa l'iniziativa legislativa che prefigura la nascita di una Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri) in sostituzione degli Ati esistenti.

 

Sostanzialmente, attraverso la clausola valutativa, che verrà inserita nell'articolato dell'atto, il Consiglio regionale potrà verificare l'attuazione della legge e gli effetti della pratica pubblica circa la qualità, l'economicità, l'efficienza e l'efficacia del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti, in relazione alla definizione di un ambito territoriale unico regionale e all'istituzione dell'Auri. A partire dal mese di marzo del 2014 e, successivamente con cadenza annuale, l'Esecutivo di Palazzo Donini sarà quindi chiamato a presentare all'Aula una relazione illustrativa del processo di costituzione dell'Auri, con riferimento ai tempi, alle modalità e alle eventuali criticità riscontrate. A partire, poi, dal marzo 2015 e con cadenza biennale, la Giunta presenterà al Consiglio regionale una relazione che darà conto delle funzioni di indirizzo e controllo della Regione e delle azioni svolte a tutela degli utenti dei servizi.

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