Buone pratiche di gemellaggio. Gli esempi dei Comuni italiani più attivi
Sono numerosi gli esempi validi da seguire riguardanti i Comuni italiani che hanno avviato gemellaggi con città estere, sia europee che extra-europee.
Gsi Italia, l’organizzazione non governativa con sede a Spoleto, da alcuni mesi sta coordinando il progetto europeo “Comitati di gemellaggio, promotori di integrazione” con lo scopo di avvicinare usi e costumi di enti, istituzioni e cittadini privati europei, facilitando gli scambi culturali e non solo, per garantire una maggiore unione sociale all’interno del 27 Paesi. Questi progetti, presentati da alcuni gruppi locali, verranno finanziati con i fondi europei a diposizione del programma “Europe for citizens”. È quindi un’occasione di incontro tra le varie facce d’Europa e di scambio, anche professionale. Un’opportunità, non solo per i Comuni, anche per giovani professionisti che vogliono ampliare le proprie possibilità lavorative e creare sinergie con i colleghi del resto d’Europa e per le associazioni che cercano partner per progetti e attività. Una speranza viva dunque per avviare un futuro aperto all’integrazione, costituendo nuove identità.
Di seguito è possibile vedere alcune buone pratiche, tra le più rilevanti, di città italiane che hanno scelto di gemellarsi da alcuni anni con Comuni stranieri, instaurando rapporti fissi, condividendo la loro storia e le loro attività in pieno. Modelli da imitare dunque.
Il Comune di Perugia è uno di quelli che porta avanti quest’attività da molti anni. Il primo gemellaggio è stato quello Bratislava (Slovacchia), ed è stato celebrato oltre 40 anni fa, nel 1962. Ad oggi Perugia ha altre sei sorelle che sono Grand Rapids e Seattle negli Stati Uniti d’America e quattro in Europa, oltre alla capitale slovacca, anche le tedesche Tübingen e Potsdam e la francese Aix en Provence.
Con tutte quelle sopracitate, Perugia ha coltivato intense relazioni organizzando rapporti culturali e commerciali, favorendo visite di cittadini – giovani, soprattutto - scambiando informazioni sui rispettivi problemi e sulle idee e soluzioni per superarli. Sono stati fatti incontri di architettura e servizi sociali, qualità urbana e trasporti, vivibilità urbana e progresso civile per avere un confronto con altre realtà e favorire al solidarietà tra le varie comunità.
Il gemellaggio viene vissuto azzerando le distanze fisiche tra due città. Le rappresentanze democratiche, l’associazionismo, le istituzioni culturali, l’economia, la scuola, fino ai singoli gruppi di cittadini interagiscono costantemente.
A Perugia inoltre c’è anche un ufficio comunale addetto a questi scambi.
Il Comune di Assisi ha perfino un regolamento per la stipula e gestione dei patti di gemellaggio e di amicizia, approvato nel 2007. La città di San Francesco, grazie al suo patrono, ha voluto legarsi con altri paesi fortemente radicati nella cultura cattolica, simbolo della credenza cristiana. I gemellaggi attivi sono infatti quattro. Betlemme (Palestina), San Francisco (negli Stati Uniti d’America), Santiago de Compostela e Wadowice (in Polonia) città natale del beato Giovanni Paolo II. Quest’ultimo infatti per sei volte fece visita ad Assisi e, con l'incontro storico fra le religioni del Mondo in preghiera per la pace del 1986, diede vita allo "spirito di Assisi" oggi punto di riferimento per l'incontro fra popoli e religioni.
Per quanto riguarda Santiago, qui San Francesco fu pellegrino, secondo i Fioretti, ed in Spagna sono presenti tanti segni, monumenti, monasteri e chiese che si ispirano al Santo di Assisi. Gli scambi culturali sostanzialmente avvengono tra i fedeli, anche con pellegrinaggi. Inoltre da quest’anno la Giunta raggiungerà questa località senza prevedere un rimborso spese per i politici, ma gli scambi istituzionali avverranno solo in nome dell’amicizia.
Sempre in Umbria, anche Norcia, città di San Benedetto patrono d’Europa guarda all’estero. Da 30 anni il Comune della Valnerina è gemellaggio con la tedesca Ottobeuren. Gli scambi culturali e turistici avvengono anche fra piccoli gruppi di cittadini continuamente, per mantenere vivo questo legame. Inoltre il gemellaggio è pensato anche per i musicisti e i coristi delle due città, che si esibiscono in entrambe gli stati vicendevolmente.
Altro esempio pratico viene dalla città di Lallio (Bergamo) e Schongeising, un paese a trenta kilometri ad ovest di Monaco di Baviera in Germania. Rapporto che nasce nel 1993. Lo scambio è sostanzialmente culturale, con interscambio scolastico, un corso di tedesco per principianti, turismo, partecipazioni alle feste locali di entrambe le località costante.
Il Comune di Barzago (Lecco) è invece gemellato dal 1996 con il paese francese di Tournon Saint Martin, situato nel Parco Regionale della Brenne nel dipartimento dell’ Indre (Regione della Francia centrale). Questo Comitato per il Gemellaggio non ha scopo di lucro e si propone di organizzare iniziative sociali, culturali e ricreative per promuovere il gemellaggio tra i due Comuni; propone scambi reciproci fra le collettività, le scuole, i gruppi e le associazioni di Barzago e del Comune gemellato, in modo da contribuire a sviluppare nei cittadini una coscienza europea e un impegno ad operare per l'integrazione politica, sociale, culturale ed economica dell'Europa.
La città di Rovereto (Trento) ha invece attivi quattro gemellaggi con i Comuni di Kufstein (in Austria), Forchheim (in Germania), Dolnì Dobrouc (Repubblica Ceca) e Bento Gonçalves (Brasile). Con quest’ultima in particolare i legami sono nati con gli stessi emigranti trentini (originari specialmente dalla Vallagarina) che con le loro radici culturali e storiche hanno mantenuto rapporti continuativi con la loro terra di provenienza ha portato alla ripresa dei contatti con i "lontani parenti" ed alla realizzazione di frequenti scambi tra cittadini delle due comunità.

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