Tabellino

PADOVA (4-4-2): Anania, Cionek, Legati, Trevisan, Piccinni, Rispoli, Nwankwo, Ze’ Eduardo, Renzetti, Farias, Cutolo. Allenatore Franco Colomba
TERNANA (3-4-3): Brignoli, Lauro, Fazio, Ciofani, Dianda, Carcuro, Miglietta, Vitale, Nole’, Litteri, Ragusa. Allenatore Domenico Toscano
ARBITRO: Gianluca Manganiello di Como (Mauro Bernardoni di Modena, Ciro Carbone di Napoli) quarto uomo Emilio Ostinelli di Como
Spettatori: 6.500 circa di cui 40 ternani.

Cronaca:
Una Ternana finalmente concreta esce con un prezioso pari da un campo difficile come quello di Padova
Nel primo tempo, dopo aver controllato agevolmente gli avversari all’inizio, graziati anche da un palo preso in piano da Renzetti all’11’ di gioco, i rossoverdi si fanno vedere in avanti al 13’, con Dianda, che manda alto.
Colpo per le fere al 22’, quando Nolè è costretto ad uscire dal campo per un infortunio, sostituito con Botta. Una sostituzione che comporta anche un cambio di tattica con i rossoverdi che abbandonano il 3-4-3 iniziale per passare ad un più prudente 3-5-2.

Poi arrivano le ammonizioni in serie per la Ternana: si comincia al 26’ con Botta e si prosegue con Litteri al 30’ e con Carcuro al 33’. Al 34’ tocca invece al padovano Renzetti farsi carico di un cartellino giallo.

Pur senza collezionare grosse occasioni da rete sono i veneti a tenere in questa fase il boccinodel gioco in mano con gli uomini di Toscano che non rinunciano però a rendersi pericolosi, come al 38’ quando Botta raccoglie un servizio di Vitale e spedisce un pallone insidioso al centro che viene intercettato però da Trevisan che libera con maestria.

Ma l’occasione più ghiotta capita alle fere allo scadere del primo dei due minuti di recupero assegnati dal signor Manganiello, allorché Dianda, raccogliendo in piena area di rigore un preciso lancio di Miglietta, di destro al volo crossa per Litteri che non riesce però a deviare in rete la palla con Anania ormai fuori dal gioco.

Comunque per quanto le due squadra hanno espresso in campo, il pari ci può stare. Un po’ meno nella ripresa che a nostro parere ha visto i rossoverdi più intraprendenti e che avrebbero forse meritato un qualcosina di più.

Si comincia al 4’ con Ragusa che rimette dal fondo una palla estremamente pericolosa sulla quale arriva per primo Piccinni che salva gli euganei dalla capitolazione.

Quattro minuti dopo Lauro e Farias si prendono a capocciate e sono costretti entrambi a ricorrere alle cure dei sanitari; ritornano poi in campo abbondantemente bendati.

Si prosegue con qualche scaramuccia fino ai primi cambi decisi dagli allenatori: comincia Colomba al 14’ che richiama Farias in panchina sostituendolo con Granoche. Dopo quattro minuti è la volta di Toscano a far entrare Alfageme per Litteri.

Il gioco va avanti a fasi alterne, con poche azioni pericolose e intervallato da altre ammonizioni e cambi per la Ternana.

Il primo giallo se lo becca Vitale al 25’, seguito al 31’ da Ragusa: nel frattempo, al 26’, Toscano aveva provveduto a richiamare in panchina Lauro, sostituendolo con Ferraro.

Poi, al 33', c’è da segnalare una discesa pericolosa di Ragusa che giunto a contatto con Anania lascia partire un tiro che incoccia sull’estremo difensore padovano e sfuma così la più ghiotta occasione da rete per le fere.

Annusato il pericolo, Colomba decide un’altra sostituzione al 34’: entra Roimondi che rileva Cutolo.

A questo punto, però, le due squadre sembrano accontentarsi del pari e non corrono più grossi rischi: il Padova in particolare bada essenzialmente a coprirsi, provando a far male in contropiede, ma senza successo.

Allo scadere del tempo regolamentare ultima sostituzione ancora per i veneti con Franco che dà il cambio a Renzetti.

Ultimi brividi nei 4 minuti di recupero assegnati da Manganiello, con i tre corner consecutivi generosamente concessi ai veneti che la difesa rossoverde ha neutralizzato senza affanni e la caduta in area di Alfageme che l’arbitro giudica irrilevante. Poi arrivano i tre fischi di chiusura che mandano tutti negli spogliatoi, con un pizzico di rammarico per la Ternana che con un po’ più di buona sorte avrebbe potuto uscire vittoriosa da un campo estremamente difficile. Ma anche un pari ci può stare.

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