PERUGIA - "Regione e Comune di Città di Castello intervengano, ognuno per le proprie competenze, per affrontare seriamente e rapidamente il problema della bonifica dei pozzi inquinati e per sostenere i cittadini che si trovano a fronteggiare un reale disagio e costi aggiuntivi per le spese di allaccio all'acquedotto comunale”. Lo afferma Oliviero Dottorini, capogruppo regionale Idv, intervenendo in seguito all'incontro con i cittadini di Riosecco sulla problematica relativa all'inquinamento dei pozzi nel comune di Città di Castello.

“Molte famiglie, che fino ad oggi potevano usufruire liberamente dell'acqua dei propri pozzi – aggiunge Dottorini - sono costrette a farsi carico di spese di allaccio al servizio idrico, a volte veramente rilevanti, soprattutto in un periodo di grandi difficoltà economiche come quello che stiamo vivendo. Siamo ancora in attesa della risposta alla nostra interrogazione, ma è opportuno che la Regione inizi da subito a dire come intende intervenire sia per bonificare le aree coinvolte, sia per supportare i cittadini nello sforzo economico che sono di fatto obbligati a compiere, senza alcuna responsabilità per la situazione che si è venuta a creare”.

“L'inquinamento da trielina e derivati sta assumendo dimensioni rilevanti nel Comune di Città di Castello – aggiunge - e già si parla di situazioni analoghe a quelle di Riosecco-Regnano anche per Trestina. Tuttavia il fenomeno si ripete in numerose aree della Regione ed è opportuno che l'esecutivo prenda atto di una situazione di emergenza che non può più essere ignorata. Cittadini che per decenni hanno potuto usufruire dell'acqua dei propri pozzi gratuitamente si sono ritrovati dall'oggi per domani con il divieto di utilizzarla sia per usi potabili che irrigui. Obbligati, di fatto, ad allacciarsi all'acquedotto comunale, pagando i relativi oneri”.
“Per quanto ci riguarda – conclude Dottorini - chiediamo sia al Comune che alla Regione un intervento diretto e, in ogni caso, presenteremo un emendamento alla prossima manovra di Bilancio per consentire un fondo di solidarietà per le popolazioni colpite dall'inquinamento ambientale”.

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