Lo scorso venerdì 23 novembre, in mattinata, noi alunni della “Efrem Bartoletti” di Costacciaro, sia della Scuola Primaria che della Secondaria di I grado, abbiamo avuto un incontro con una coppia della Tanzania, Lucy ed Efrem Mazengo, e con Andrea Cardoni, vicepresidente dell’Associazione Tulime Onlus di Roma, che ci faceva da interprete. Questo incontro è stato organizzato perché l’ISC di Sigillo, dal 2008, attraverso l’insegnante Caterina Moscetti, collabora con l’Associazione Tulime per realizzare dei piccoli progetti  nei villaggi della Tanzania. I coniugi Mazengo, infatti, vengono da Pomerini e fanno parte dell’Associazione Mawaki che è la gemella di Tulime in Tanzania.

Questa cooperazione internazionale tra le due associazioni è iniziata dieci anni fa e il primo piccolo progetto realizzato è stato quello di piantare degli alberi. Oggi gli alberi sono cresciuti e il legname è utilizzato in una segheria che è stata impiantata con un altro progetto di cooperazione. L’intento è quello di preparare gli abitanti del villaggio ad essere autosufficienti ed autonomi nello sviluppo economico sostenibile. Noi italiani raccogliamo dei fondi  e i tanzaniani in cambio ci offrono i loro prodotti, come borse, vestiti e  uno scambio culturale ed umano. L’incontro con Lily ed Efrem Mazengo è stato svolto anche a Sigillo, con gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado. Quando i due coniugi sono venuti a Costacciaro, innanzitutto, ci hanno ringraziato per tutto quello che abbiamo fatto per loro e poi noi ragazzi abbiamo cominciato a rivolgere delle domande. Ci hanno raccontato che  a Pomerini ci sono circa 6000 abitanti ed essere così tanti è molto importante per i lavori agricoli. La maggior parte coltiva la terra manualmente, mentre i contadini più facoltosi hanno degli animali. Essi coltivano soprattutto patate e lavorano tutti insieme. Anche i bambini che, quando tornano da scuola, aiutano attivamente. Per curarsi usano delle piante specifiche, mentre per concimare usano fertilizzanti naturali. L’Associazione Tulime ha anche insegnato l’apicoltura ed da poco i contadini hanno iniziato questa attività. Le loro case sono costruite con il bambù o con la terra; i tetti sono fatti di erba, ma durante le piogge, non piove in casa perché gli abitanti intrecciano la parte che costituisce il tetto in modo così fitto e particolare da renderlo impermeabile all’acqua. In una casa vivono 4 o 8 persone (praticamente come noi!). Professano tre religioni: il 75% sono cattolici, alcuni luterani e pochi mussulmani. Il piatto tipico di Pomerini è una sorta di polenta bianca, a base di farina, condita con verdure, mentre nella vita di tutti i giorni gli abitanti mangiano soprattutto carne di pollo. 

Tradizionalmente il grano viene macinato con degli attrezzi appositi per ricavare la farina per cucinare la polenta. Il Natale è festeggiato stando tutti insieme e scambiandosi dei regali, come per esempio una gallina. La Messa dura circa 5 ore, ma la maggior parte del tempo lo passano cantando, suonando dei tamburi e degli strumenti come le maracas e ballando. Gesù è raffigurato in croce, ma con i tratti che sono propri delle persone di colore. L’evangelizzazione del villaggio di Pomerini è iniziata nel 1964, anno in cui la Tanzania è diventata indipendente. I bambini hanno un doppio nome: uno tratto dalla Bibbia e uno nella loro lingua. Le lingue parlate sono due: lo shwaili e l’inglese, perché in passato la Tanzania è stata una colonia del Regno Unito. Con i soldi ricevuti dai vari sostenitori, gli abitanti ricavano delle borse di studio per i ragazzini che non possono permettersi di studiare, perché quasi tutte le scuole sono a pagamento. Il denaro viene anche utilizzato per acquistare attrezzi agricoli, come le zappe. Queste vengono usate anche dai bambini perché a scuola hanno degli orti che devono coltivare per ottenere i prodotti da mangiare a mensa. Questo incontro è stato molto interessante perché ha permesso di conoscere un mondo molto diverso dal nostro e ci ha fatto riflettere sul nostro modo di vivere. 

 

Gaia Lupini, classe II C, Scuola Secondaria di I grado “Efrem Bartoletti” di Costacciaro

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