PERUGIA - Le organizzazioni sindacali FP CGIL, FP CISL E FPL UIL dell’Umbria  evidenziano e  denunciano  una  fase  di stallo del percorso di riforma endoregionale e di riassetto della pubblica amministrazione dell'Umbria (L.18/2011 e L.18/2012) che  determina preoccupazione e incertezza tra i lavoratori, in un periodo che, al contrario, necessita,  invece,  di una gestione  responsabile delle decisioni assunte e di una applicazione coerente.

In particolare, per  quanto riguarda la legge 18/2011, sia l’Agenzia di Forestazione che le Unioni Speciali dei Comuni si rivelano, ad oggi, contenitori incerti e non definiti. Siamo in presenza di un mancato rispetto dei tempi, che comporta una fibrillazione tra tutti i lavoratori del settore e non determina le condizioni per una eventuale risoluzione del problema per i lavoratori precari ex l. 61 che aspettano con ansia di conoscere il loro futuro occupazionale dal 1 gennaio 2013.

Inoltre, il nuovo assetto istituzionale che si va configurando secondo quanto previsto dal d.l. “stabilità” del governo Monti  con la  composizione dell’Umbria  monoprovincia determina una condizione di ulteriore complessità e precarietà per quanto riguarda la salvaguardia del lavoro e dei servizi pubblici, non avendo la Regione ancora chiarito quale sarà il futuro delle funzioni e delle  competenze ad oggi assegnate alle Province.

Per quanto riguarda la legge di riordino del sistema sanitario regionale, pur  essendosi impegnata la Giunta a definire con le organizzazioni sindacali un protocollo di intesa sulle relazioni sindacali, strumento fondamentale in un momento di cambiamento strutturale, così come previsto dalla stessa normativa, a  tutt’oggi non si riscontra  alcuna  volontà di definire  un percorso condiviso.

Grande preoccupazione, infine, deriva dagli ulteriori tagli già decisi dal governo nazionale che la Regione intende concretizzare con una riduzione delle dotazioni organiche, sia pubbliche che private, e quindi con un arretramento dei servizi.

In relazione  a  quanto denunciato, FP CGIL, FP CISL E FPL UIL proclamano l’immediato stato di agitazione e annunciano l'avvio di un percorso di iniziative  specifiche di mobilitazione, per sensibilizzare la Giunta Regionale e le diverse  istituzioni interessate.

Condividi