Umbria Tpl e Mobilità: i sindacati replicano a Guasticchi
PERUGIA - Le Segreterie Regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Orsa, prendono atto, con estremo stupore e disappunto, del vergognoso e ingeneroso attacco perpetrato nei loro confronti, a mezzo stampa, dal Presidente della Provincia di Perugia Guasticchi.
Che il Presidente fosse poco avvezzo al confronto con il sindacato lo si sapeva già, visto il suo atteggiamento nella gestione della vertenza di Umbria Incoming o la sua latitanza agli incontri sindacali che si sono tenuti nell’ambito della vertenza di Umbria Tpl e Mobilità con gli Enti proprietari.
Però, che potesse arrivare a tanta violenza verbale, sinceramente, non lo si poteva immaginare.
Le Organizzazioni Sindacali auspicano che questa sia frutto, esclusivamente, di una sua scarsa conoscenza delle dinamiche aziendali. Infatti, il Presidente dovrebbe sapere che:
- il costo del personale di Umbria Mobilità è significativamente inferiore rispetto alla media delle altre aziende del settore in Italia;
- il personale del trasporto pubblico locale è dal 2009 che non vede rinnovare il proprio contratto nazionale di lavoro;
- l’omogeneizzazione dei trattamenti economici del personale non è stata fatta, come erroneamente sostenuto, ai massimi livelli ma, bensì, a livelli medi; infatti si tratta di incrementi medi di qualche decina di euro, salvo i “giovani” che potranno beneficiare di incrementi più consistenti ma diluiti nel tempo (in tempi lunghi); pertanto, il famoso milione di euro annuo rappresenta un costo puramente teorico, calcolato su un organico non più attuale (viste le circa 120 unità in meno) e, comunque, ancora da attuare e da valutare a regime.
Per quanto riguarda l’oramai inevitabile intervento delle banche, è alquanto singolare che si vada a ricercare inesistenti responsabilità rispetto a presunte fughe di notizie da parte sindacale, anziché andare a ricercare le vere responsabilità, cioè di quei manager (strapagati) che, secondo il Presidente, tutta Italia ci invidia.
Se le stesse banche hanno ritenuto necessaria la sostituzione dei vertici aziendali, evidentemente il Presidente ha preso un abbaglio. Inoltre, il Presidente dovrebbe ringraziare il senso di responsabilità sia delle Organizzazioni Sindacali sia dei dipendenti che ha sempre garantito il regolare svolgimento del servizio, salvo le interruzioni riscontrate in occasione degli scioperi che, si ricorda, rappresentano un diritto sancito dalla Costituzione; a tale proposito giova ricordare che i dipendenti, scioperando, sacrificano una parte significativa della loro retribuzione.
Infine, per quanto riguarda l’ipotesi di tagli, si ritiene opportuno ricordare al Presidente che, oltre ai problemi occupazionali, si pongono anche problemi di servizio da offrire ai cittadini, soprattutto in un momento in cui, a causa della grave crisi economica e del pesante aumento dei costi del trasporto privato, aumenta notevolmente la domanda di trasporto pubblico.
In ogni caso, fermo restando che l’interesse prioritario di tutti deve essere il salvataggio dell’azienda, patrimonio comune dei dipendenti, delle istituzioni e dei cittadini, le Organizzazioni Sindacali si rendono disponibili, qualora il Presidente lo ritenesse opportuno, ad effettuare un confronto utile a chiarire le rispettive posizioni rispetto alle problematiche aziendali.

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