Franceschini/Arci Perugia: “Internet va reso gratuito e accessibile a tutti"
Internet rappresenta oramai una straordinaria possibilità di crescita e conoscenza. Siamo probabilmente di fronte allo strumento relazionale più potente mai esistito. In questo senso occorre interpretare internet come bene comune. Addirittura un recente studio delle Nazioni Unite ha riconosciuto la rete come strumento indispensabile per l'esercizio del «diritto alla libertà di opinione e di espressione» sottolineando che assicurare l'accesso universale al web «dovrebbe essere una priorità per tutti gli Stati».
La rete è un mezzo così potente che alcuni stati come l'Egitto l'hanno spenta per evitare che continuasse ad essere il luogo di raccolta delle proteste. Altri stati come la Francia hanno considerato internet un diritto, la Finlandia lo ha introdotto addirittura in Costituzione. La situazione italiana è invece semplicemente disastrosa: tra normative bavaglio e un pesantissimo deficit strutturale ad oggi siamo uno dei paesi più arretrati nel favorire l'accesso alla rete. Tre milioni e mezzo di italiani non hanno accesso alla banda larga. E questo avviene sebbene ci sia sempre più richiesta dell'utilizzo di internet da un punto di vista individuale ed economico.
Una recente un'analisi indipendente volta a individuare l'attuale impatto di Internet sull'economia italiana ha stimato che attualmente l’internet economy ha un impatto equivalente al 2% del PIL, un valore praticamente allineato a settori importanti quali agricoltura e più grande della ristorazione, stimando inoltre che entro il 2015 questo valore sarà più che raddoppiato.
Si sta dunque consolidando un elemento: la rete è uno spazio riconosciuto per servizi, comunicazione, partecipazione e relazione. L'Umbria si sta muovendo in questa direzione, ma la situazione è ancora insufficiente. Soprattutto le amministrazioni pubbliche possono e devono prendere consapevolezza che internet è di tutti. Anche in Umbria le cittadine e i cittadini, le organizzazioni sociali e culturali, hanno la grande occasione di promuovere sul territorio regionale un movimento di portata nazionale, “Internet bene comune”.
L'elemento della gratuità è poi fondamentale. Per questo vorremmo lavorare con tutte le sensibilità disponibili al fine di spingere le nostre amministrazioni, a partire dalla Regione, per l'accesso gratuito della rete e per maggiori risorse sulle necessarie infrastrutture tecnologiche.
Luca Franceschini
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