Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso è stato firmato, presso la sede di Confagricoltura Perugia, l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti. Marco Caprai, presidente di Confagricoltura Perugia, nel ringraziare la delegazione datoriale guidata dal vicepresidente Luca Blasi, e composta dal direttore Casagrande e dal responsabile dell’area datoriale sindacale Liparoti, sottolinea “il senso  di responsabilità che ha qualificato tutta la trattativa, sia da parte dei sindacati dei lavoratori sia da parte delle Organizzazioni datoriali, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l’attuale fase economica. L'agricoltura moderna anche se penalizzata dalle ultime scelte del governo, dimostra di credere in un futuro di sviluppo”.

 

Nel dettaglio, le parti firmatarie del contratto, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, e FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL, hanno convenuto, vista la particolarità del settore, di intraprendere iniziative congiunte in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso l’evoluzione in ente bilaterale dell’attuale organismo paritetico FIMILA. Inoltre sono state varate borse di studio a favore di studenti/lavoratori e di figli di lavoratori che conseguono diplomi di istruzione secondaria o di laurea.

 

A fronte di un aumento dei salari agricoli, che appare coerente con il particolare momento di crisi e con gli indicatori di riferimento, ma che comunque costituiscono un  sacrificio in un momento di grande difficoltà, sono stati introdotti elementi di flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro e particolari tariffe per i lavoratori del settore agrituristico, che consentono una razionalizzazione del costo del lavoro per le aziende.
L’aumento concordato è al 5,25% suddiviso in tre scaglioni: il primo con decorrenza 1° novembre 2012 (3,5%), il secondo con decorrenza 1° giugno 2013 (0,65%), ed il terzo con decorrenza 1° novembre 2013 (1,10%). Da sottolineare che non è stata prevista decorrenza retroattiva degli aumenti né alcuna una tantum a copertura degli 11 mesi di vacanza contrattuale.

 

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