Casa Grifo/E'buio pesto anche in Coppa Italia. Contro l'Aprilia finisce 2-1
Barbara Isidori
E’buio in casa Grifo. Visto che anche oggi i grifoni sono incappati nell’ennesima sconfitta subita in trasferta contro l’Aprilia per il turno la Coppa Italia. Gara che finisce 2-1 con i padroni di casa bravi ad andare subito in vantaggio nei primi minuti della contesa e a raddoppiare in chiusura di tempo. I biancorossi imbastiscono qualche manovra offensiva. Ma non c’è nulla da fare. Neanche il gol di Politano che accorcia le distanze e qualche tiraccio dei compagni riescono a rimettere in piedi la gara.
Mister Camplone mette in campo una formazione quasi titolare. Solito 4-3-3 con Koprivec tra i pali, Anania, Cacioli, Russo e Oliveira dietro, Moscati, Carloto e Moneti in mezzo, Ayres, Ciofani e Clemente davanti. Un undici che avrebbe dovuto mettere almeno un po’ di soggezione ad una squadra di una categoria inferiore e che oggi giocava con una formazione infarcita di seconde linee. Ed invece no. Perché i padroni di casa evidentemente hanno avuto più fame di risultato e giocato con maggiore concentrazione e cattiveria.
Tanto che all’Aprilia bastano 7 giri di lancette per mettere la freccia e sorpassare il Perugia. Angolo battuto da Marfisi, Gomes tocca di testa, palla per Stankovic che a pochi centimetri mette in rete. I ragazzi di Camplone provano a riorganizzarsi ma non trovano lo spiraglio giusto. Al 9’pt tocca a Moneti. Gran botta da posizione centrale ma con i pugni l’estremo di casa rifugia in angolo.
I biancorossi le tentano tutte. Ma non hanno grandi idee. E soprattutto quelle che hanno sembrano un po’ confuse. Al 24’pt Moscati dalla distanza lascia partire la conclusione che di poco sfila sul fondo. Un minuto dopo si fa vedere Carloto con la sfera che termina alta sopra la traversa. La gara è un continuo cambio di fronte con le due squadre che provano a fare il possibile, a seconda dei casi, per scappare o riagguantare il nemico.
Al 35’pt ci prova Ciofani ma la sua conclusione è ancora alta sopra la traversa. Per vedere l’occasione più pericolosa a marca perugina bisogna attendere il 40’. Fabinho sulla destra riceve un lancio lungo dalle retrovie, stoppa di petto e sferra una diagonale micidiale che lambisce il palo. Occasione sfumata. Stesso copione due minuti dopo per l’Aprilia che vanifica l’occasione del raddoppio. Difesa del Grifo inerme e Gomes ne approfitta per lanciare il suo missile di sinistro dal limite dell’area. Sfera che però finisce di un nulla alla sinistra di Koprivec. In pieno recupero Clemente insiste ma tutto si risolve con un nulla di fatto.
Nella ripresa il Perugia prova a rimontare la gara. Dopo il gol annullato all’Aprilia per fuorigioco al 10’st i grifoni serrano le fila. Traversone di Fabinho, gran colpo di testa di Clemente ma Caruso, in forma strepitosa dice no. I biancorossi provano a macinare campo e gioco ma non serve a molto. Perché al 17’st ancora Caruso neutralizza un fendente pericoloso di Ciofani e al 25’st para in due tempi la conclusione del neo entrato Rantier. I biancorossi spingono alla ricerca disperata del pari ma il solito errore chiude da solo la partita. E’il 30’st. Retroguardia ferma, Marfisi batte l’angolo, Ferrari di testa prolunga sul secondo palo. E poi l’accorrente Stankovic spedisce la palla alle spalle di Koprivec per il 2-0.
Mister Camplone intanto, già nei minuti precedenti, pesca dalla panchina forze fresche per tentare il tutto per tutto. Via Clemente, Fabinho e Moneti. Al loro posto Rantier, Politano e il giovanissimo Barra.
A cinque minuti dal fischio finale arriva la rete della bandiera del Perugia ad opera del gioiellino Politano. In area il neo entrato grifone raccoglie un cross firmato Rantier e spara a rete la conclusione sulla quale Caruso non può nulla. Ed è proprio lui ad insistere al 44’ con un gran tiro su cui però è ancora attento il portiere di casa. Neanche i 4 minuti di recupero concessi dal direttore di gara bastano al Perugia per far quadrare i conti contro un Aprilia che si è dimostrato invece attento e preciso.
Al triplice fischio per i grifoni dunque solo amarezza e le urla dei tifosi biancorossi giunti ad Aprilia per questa ennessima figuraccia dei giocatori perugini. E adesso è davvero buio in casa Grifo. La scossa Camplone non è bastata. Bisogna mettersi a lavorare e cercare di capire davvero se questa squadra ha evidenti limiti strutturali e qualitativi e cercare di intervenire al più presto.




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