PERUGIA - “Centrale a biogas e distilleria non vanno d'accordo. Per l'Italia dei Valori non è accettabile correre il pur minimo rischio di incidente”. Franco Granocchia chiude così la questione dell'impianto di Ponte Valleceppi, presso le distillerie Di Lorenzo, già osteggiato da ll'incessante contrarietà della popolazione locale. “E' bene che il Comune si pronunci chiaramente una volta per tutte nei confronti della proprietà della distilleria, già finita sotto tiro da parte dei Carabinieri del Noe per le 10 mila tonnellate di rifiuti smaltiti in modo illecito.

E' fin troppo evidente – afferma Granocchia - il pericolo di abbinare una centrale a biogas a ridosso dei grossi silos altamente infiammabili della Distilleria, un impianto che di per sé dovrebbe trovare ben altra collocazione, lontana dal bellissimo percorso pedonale lungo le sponde del Tevere. Poco importa – insiste Granocchia – se la potenza dell'impianto è stata ridotta: la possibilità di incidente resta ugualmente. D'altra parte è lo stesso Comune di Perugia che attraverso una sua delibera ha certificato la pericolosità della Distilleria Di Lorenzo. Aggrava la situazione il fatto che l'impianto non è destinato a smaltire esclusivamente gli scarti dello stabilimento ma, data la potenza, si presta al richio di eventuali importazioni di scorie, quindi a un via vai di camion pieni di scarti da bruciare. Siamo convinti - dice Granocchia - che lunedì prossimo il Comune farà una croce definitiva su questa inopportuna ipotesi”.

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