Barbara Isidori

Per lui il compito non sarà facile. Guidare il Perugia per tentare il salto di categoria com’era ed è negli obiettivi della società biancorossa. Ma Andrea Camplone è pronto. E da domani sarà in campo con i suoi “nuovi” ragazzi. “Sono molto contento di questa opportunità” ha detto “A Perugia ho passato da giocatore 4 anni splendidi vincendo 3 campionati”.

 

Adesso però starà dall’altra parte. In panchina dove sedeva, quando lui era in campo, un certo Giovanni Galeone. “Sono figlio di Galeone e da lui ho imparato tantissimo. E da lui ho adottato il 4-3-3 e l’atteggiamento spregiudicato della squadra. Il Perugia può reggere questo modulo anche se mancano alcuni giocatori a centrocampo per caratteristiche. Basta però la voglia di giocare e di mettersi a disposizione. Clemente? Certo che può giocare in questo modulo. L’ho allenato a Benevento e so quanto vale”.

Perugia in un momento davvero difficile. Ieri ne è stata la prova evidente. E Camplone era in tribuna a vedere lo sfacelo in campo. Cosa pensa della squadra? “Ho visto una squadra impaurita e rinunciataria e questa settimana cercheremo di lavorare proprio su questo” ha proseguito “E poi c’è molto da fare anche sull’aspetto tecnico e tattico. La medicina migliore sarebbe la vittoria e domenica cercheremo subito di ottenerla”.

 

E che dire dell’organico? “Ci sono buoni valori e vedremo chi sarà all’altezza anche di sopportare il fardello psicologico che una piazza come questa comporta. Cercheremo di fare il massimo possibile. Poi a gennaio se non basterà andremo sul mercato in completo accordo con la società”.

Con lui un altro ex grifone. Giacomo Dicara. “Ci conosciamo da quando eravamo ragazzetti. E con lui ho già lavorato a Benevento e Lanciano”.

 

Camplone arriva a Perugia con un contratto annuale. “Faccio sempre così. Poi se le cose vanno bene è automatico il rinnovo. Il nostro obiettivo è di centrare almeno i play-off e tentare la promozione” ha concluso.

Condividi