Separata dal suo convivente, si e' vista riconoscere il diritto a poter continuare a vivere nella casa di proprieta' della madre di lui dal giudice e dal tribunale di Spoleto, secondo il quale la giovane puo' usufruire dell'appartamento in base a un contratto di comodato d'uso gratuito a tempo indeterminato. Della decisione si parla oggi sulla Stampa e sul Giornale dell'Umbria. Secondo il legale della giovane, l'avvocato Antonio Francesconi, si tratta di un ''precedente importante per tutte le coppie di fatto''. ''Il rapporto giuridico tra la proprietaria dell'abitazione e colui che ci abita e' stato infatti qualificato - ha spiegato - come contratto di comodato in base all'articolo 1809 del codice civile''. La ormai ex coppia (che ha anche una figlia) e la madre di lui avevano convissuto nell'appartamento di quest'ultima per qualche anno. Poi, in seguito alla separazione dei conviventi, la donna aveva chiesto all'ex compagna del figlio di lasciare casa (proponendo anche un'abitazione alternativa), sostenendo - ha spiegato l'avvocato Francesconi - che ne usufruiva senza titolo. Una richiesta alla quale la giovane si e' opposta, tramite il legale, vedendosi assegnare l'abitazione dal giudice civile di Spoleto e poi dal tribunale davanti al quale la proprietaria aveva appellato la decisione.

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