di Renato Casaioli

TAVERNELLE - Di nuovo tensioni alla Trafomec. L’azienda produttrice dei trasformatori, ancora non riesce a presentare un Piano industriale di rilancio credibile, “insussistente”, lo definiscono le RSU Trafoitalia e Trafomec Europe e le OO.SS. territoriali, che contestano con fermezza l’atteggiamento della Dirigenza aziendale. Nel contempo  denunciano il comportamento irrispettoso nei confronti dei dipendenti e criticano pesantemente le scelte industriali finora messe in campo ritenendole molto discutibili.

In particolare i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, contestano “il perdurare di una strategia aziendale tesa allo SMANTELLAMENTO di un processo produttivo efficiente”.

Così come accusano una incapacità oramai conclamata, ad organizzare il lavoro, ed in conseguenza di ciò si assiste a dei inevitabili RITARDI nelle consegne.

Non va meglio sul fronte degli investimenti finanziari che pure in tutti gli incontri al Tavolo regionale, l’azienda aveva assicurato mettere in campo.

Investimenti all’interno del ciclo produttivo,  minimi e fortemente criticabili. Poche risorse finanziarie, questa la loro preoccupazione, che non sembrano poter rilanciare una strategia tesa a fare ricerca e innovazione si prodotto. Un tempo queste pratiche erano fiori all’occhiello, di cui tutti i dipendenti del gruppo ne andavano fieri. Consapevoli che solo attraverso questo modo di far vivere l’azienda,  si poteva competere e penetrare sui mercati globalizzati. Ma anche il capitolo spinoso della cassa integrazione in deroga, non è esente da problematiche. In particolare, così sostengono, “non c’è  nessuna rotazione del personale collocato in cassa integrazione”. Altro ulteriore handicap, che sta logorando la Trafomec, è il  continuo e inesorabile smembramento delle figure professionali dall’interno dell’azienda stessa. Atteggiamenti questi che fanno gridare ai sindacati, che il proseguire su questa strada, preclude a qualsiasi “possibilità di collaborazione, dialogo e confronto con la Dirigenza”. I sindacati arrivano perfino a prefigurare una forma di sabotaggio da parte della proprietà, quando affermano che: “documenti e pratiche inerenti le persone poste in cassa integrazione guadagni in deroga inviate agli uffici preposti  in ritardo, o al limite del tempo consentito, portando inevitabili disagi ai colleghi posti in questa difficile situazione”. A seguire altre contestazioni,   circa il fatto che verrebbero esercitate “continue PRESSIONI e VESSAZIONI nei confronti dei dipendenti. Atteggiamenti che creano  un clima di terrore e malessere che  lede  la dignità dei lavoratori”. Sugli straordinari infine, ricordano alla Direzione ed ai responsabili di uffici e produzione, “che il ricorso sistematico al lavoro straordinario è irrispettoso nei confronti dei colleghi posti in cassa integrazione guadagni in deroga da oltre 1 anno”.

La risposta delle RSU e le OO.SS., a questo stato di cose, ed uno stato di agitazione  a partire dalla giornata odierna con 2 ore di SCIOPERO a fine turno”. Ma tutto lascia intendere che ulteriori forme di lotta più dure e mediatiche, verranno decise nei prossimi giorni. 

 

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