La Cgil dell'Umbria ha invitato nei giorni scorsi tutti i parlamentari eletti nella regione ad un incontro per presentare le proprie proposte sulle questioni economiche, sociali ed istituzionali e fare il punto sullo stato della crisi nella regione. All'invito del sindacato hanno risposto i parlamentari, Anna Rita Fioroni, Carlo Emanuele Trappolino, Mauro Agostini e Walter Verini, mentre la concomitanza di altri impegni ha impedito la presenza di Marina Sereni e Giampiero Bocci. Nessuna risposta all'invito invece da parte del centrodestra, “un silenzio assordante di chi si sottrae al confronto con il maggiore sindacato umbro”, è stato il commento del segretario generale Mario Bravi.
Nel corso della riunione la Cgil ha ribadito lo stretto legame che esiste tra le emergenze economiche determinate dalla crisi e la necessità di un riassetto istituzionale che difenda, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, la coesione sociale e i livelli di welfare dell'Umbria.
Un nuovo regionalismo, fondato su un riordino istituzionale che tenga conto delle dinamiche dei territori e rilanci una nuova unità dell'Umbria, avendo al centro soprattutto la realizzazione di un piano per il lavoro, che è la vera emergenza della regione: questa la linea che la Cgil ha ribadito ai parlamentari e che intende portare ad un ampio confronto nei prossimi giorni con tutti i soggetti, anche del mondo dell'impresa.
I parlamentari presenti all'incontro hanno sottolineato la necessità di un confronto ampio a livello regionale, riconoscendo il ruolo di stimolo al confronto promosso dal sindacato e hanno rilanciato sulla necessità di una forte unità di intenti di tutta la classe dirigente regionale.
Alla fine del percorso la Cgil ha raccolto una proposta emersa nel dibattito, quella di promuovere gli “Stati generali dell'Umbri”a, un'iniziativa ampia e unitaria nella quale delineare la nuova agenda su lavoro, sviluppo e nuovo regionalismo.

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