“Il presidio dei lavoratori della Trafomec ed Eurotrafo è l’ennesima prova di tenacia e dignità a cui da tempo essi sono chiamati per difendere il proprio lavoro. Alla loro protesta si affianca ormai quotidianamente quella di altri lavoratori coinvolti nelle settanta vertenze umbre in corso. L’Umbria sta subendo oltremisura il permanere della crisi e, dobbiamo dirlo, la paranoica fissazione sulle politiche di austerità”.  Così  Carlo Emanuele Trappolino, deputato umbro del PD,  presente oggi a Perugia  alla manifestazione degli operai del gruppo Trafomec.

“La quantità di situazioni critiche presenti oggi nella nostra regione – ha proseguito Trappolino – rischia di far saltare l’intero sistema produttivo: ci sono 30 mila cassintegrati di cui la metà a zero ore, la disoccupazione al 9,1% e interi comparti che hanno visto dimezzare il numero di occupati oltre ad un notevolissimo numero di occupati precari, part-time e variamente flessibili. Siamo dinanzi ad una ‘questione lavoro’ che investe nel profondo gli equilibri occupazionali, produttivi e sociali e che esige una risposta adeguata e coordinata da parte dei diversi protagonisti”.

“C’è la responsabilità di condividere un piano di rilancio occupazionale e produttivo dell’Umbria con le organizzazioni dei lavoratori e sociali, le istituzioni e le associazioni datoriali. Da quest’ultime, ci si attendeva un ruolo meno passivo rispetto alla crisi. Nessuno ha il potere di far miracoli, ma il loro fatalismo notarile non è affatto utile”.

“Ci si aspettava dalla proprietà e dal management della Trafomec ed Eurotrafo – ha concluso Trappolino tornando a parlare della crisi delle entità produttive di Tavernelle e Fabro  – un piano industriale per chiarire il senso delle operazioni in corso. Non è arrivato nulla e questa non è affatto una prassi condivisibile. In questo momento serve chiarezza negli obiettivi e nei tempi.  È invece auspicabile la formulazione di una proposta chiara che prefiguri un rapido ritorno alla produzione conservando i posti di lavoro. Non è lasciando per strada lavoratrici e lavoratori che si esce dalla crisi”.

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