Centro Zootecnico di Casalina: impegno della Regione, silenzio della Fondazione
PERUGIA - Soddisfazione dei sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e dei delegati presenti all’incontro, che si è tenuto questa mattina, con l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini per aver dato piena disponibilità a collaborare con la Fondazione agraria per salvare il centro zootecnico di Casalina.
La risposta delle istituzione è stata puntuale e precisa a una settimana dallo sciopero generale dei lavoratori. Una manifestazione particolarmente partecipata sia dal personale dipendente, dalla popolazione ma anche da tutti i livelli istituzionali.
L’assessore, con l’incontro di oggi, ha riconosciuto l’importanza della realtà produttiva zootecnica di Deruta, ma soprattutto il ruolo che la struttura deve continuare a svolgere nel contesto universitario per quanto riguarda la didattica, la ricerca e la sperimentazione.
E’ giunto il momento che le due facoltà direttamente coinvolte sulle politiche della Fondazione agraria facciano chiarezza al proprio interno per assumere decisioni che devono andare a valorizzare e non a svilire i comparti produttivi dell’azienda.
Il sindacato auspica di avviare quanto prima un confronto costruttivo con il Consiglio di amministrazione della Fondazione per discutere, rispetto agli impegni assunti con le istituzioni regionali, di un progetto che possa valorizzare il settore zootecnico e potenziare maggiormente la filiera lattiero-casearia.
In quest’ottica anche l’istituzione è disponibile a collaborare e condividere tramite anche un’eventuale convenzione con la stessa Fondazione per rilanciare il sito produttivo per renderlo maggiormente efficiente e a riorganizzare e ristrutturare il centro zootecnico per mettere a disposizione delle facoltà di agraria e veterinaria tutta l’innovazione tecnologica che oggi il settore può avere.
I sindacati, quindi, si appellano al presidente e al consiglio di amministrazione affinché gli stessi non assumano decisioni affrettate e si avvii quanto prima un confronto con le parti sociali. Gli impegni assunti vanno nella direzione indicata dal sindacato che di fatto coincidono con quella stabilita dalle linee strategiche regionali. Solo in questo modo sarà possibile rafforzare e potenziare maggiormente una delle filiere più importanti dell’economia regionale.

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