Acqua e fuoco...
di Simone Cumbo - L'Italia è divorata dal fuoco! Incendi, perlopiù dolosi, devastano la nostra penisola e la nostra regione. Terni, Perugia e nei giorni scorsi due brutti incendi nel territorio altotiberino, nella zona di San Giustino.
Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, ha lanciato l'allarme: con i fondi previsti nel 2013 non si potranno garantire i servizi dei Canadair contro gli incendi». Per Gabrielli, comunque, quando si interviene con i Canadair ‚ è già tardi: il danno provocato dall'incendio è ingente. Si deve prima intervenire con una «seria attività di prevenzione» sul territorio. Ma per risolvere il problema alla radice, ha aggiunto, si deve «lavorare più sulla cultura, sul coinvolgimento della gente, è molto più faticoso ma molto più concreto».
E' qui che bisogna ripartire anche in Umbria; il territorio e la sua difesa. Coinvolgendo sempre più Protezione Civile, Corpo Forestale, associazioni ambientaliste, in una grande opera di prevenzione e tutela del nostro patrimonio ambientale e artistico. Coniugare lavoro ambiente e sviluppo si può, cominciando a programmare nel settore dell'edilizia opere di restauro e ristrutturazione dell'esistente a fronte del pericolo sismico e del risparmio energetico, ed investire sempre più nella tutela del territorio con attività regolari di prevenzione dagli incendi estivi e di controllo da abusi e scempi edilizi.
Mobilità sostenibile, misure di limitazione del traffico e dell'uso dell'automobile...di esempi ce ne sono tantissimi in tutta Italia, basta solo crederci! Da qui può ripartire uno sviluppo vero che dia lavoro e che sia ecosostenibile, altro che Grandi Opere!!!!
La Regione Toscana ha proposto un iniziativa legislativa per aumentare il divieto di costruzione nelle aree boschive colpite da incendi. Altrettanto può e deve fare l'Umbria. Vanno tutelate tutte le zone che sono state colpite dagli incendi per gli anni che servono per il rimboschimento, assieme ad un piano di ricostruzione snello e veloce con un'attenta tutela della fauna.
Con tutto ciò viene da chiedersi cosa c'entrano gli F35 che dovrebbero tutelarci da fantasmagoriche guerre, con i Canadier che non hanno soldi nemmeno per il carburante...
Aumentare risorse per il corpo forestale, per i vigili del fuoco, un inasprimento delle pene per i pironami, altro che aumento delle spese militari!
E visto anche lo stato di siccità in cui versa la nostra regione, cominciare una seria discussione sul futuro dell'agricoltura umbra pensando a soluzioni per diversificare una coltura basata esclusivamente sul tabacco, che va ricordato, richiede un consistente uso di sostanze chimiche e un abbondante consumo di acqua....se non ora quando?

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