PERUGIA - Quanto successo nei giorni scorsi rispetto alla gestione della cassa integrazione in deroga, dimostra palesemente che le nostre perplessità sulla bontà della decisione della Regione Umbria di affidare, attraverso una convenzione tra Provincia e Sviluppumbria, alla stessa società, la gestione di parte di questo servizio, erano assolutamente fondate.

Perplessità derivanti dal fatto che non capiamo la necessità di coinvolgere un altro soggetto, quando, se si fosse voluto, ci sarebbero state potenzialità e professionalità più che adeguate all’interno dei Centri per l’impiego della Provincia di Perugia dove, come già ricordato più volte, lavorano uomini e donne con contratti a tempo determinato e addirittura part-time.
Perché non si è scelto di utilizzare le risorse erogate a Sviluppumbria per aumentare almeno l’orario di lavoro di chi ormai da anni sta svolgendo queste funzioni?

Un chiarimento, questo, che avremmo voluto avere dalla Giunta Regionale se l’assessore competente si fosse degnato di concederci quell’incontro che abbiamo ripetutamente richiesto nei mesi scorsi come Funzione Pubblica Cgil sia regionale che provinciale.
Cogliamo comunque l’occasione per ribadire due questioni fondamentali:

1) Come già detto in varie occasioni all’Amministrazione Provinciale di Perugia, l’unica con cui siamo riusciti a parlare, tale convenzione, che scade alla fine dell’anno, non dovrà essere assolutamente rinnovata;
2)- Che le riforme in atto che coinvolgono interamente le istituzioni locali della nostra regione, debbano essere l’occasione per ridefinire compiti e funzioni dei vari livelli amministrativi presenti e futuri, al fine di dare qualche minima certezza agli utenti rispetto alla fruizioni di servizi pubblici e di qualità e la speranza di un futuro migliore a chi oggi, da lavoratore precario e part time, si trova a dare assistenza a chi ha perso il lavoro, è in cassa integrazione o in cerca di una prima occupazione. 

FP – CGIL Perugia - Ivano Fumanti

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