Comune Perugia/ Tavolo istituzionale Vertenza Nestlè: respinto l'odg del Prc
PERUGIA - La Commissione Cultura del Consiglio comunale di Perugia ha espresso questa mattina parere negativo, con 6 astenuti (PD e PDL) e 3 a favore (Prc e PdCI) sull’Odg del gruppo Prc su: “Apertura tavolo istituzionale per la vertenza Nestlè nello stabilimento della Perugina”.
Nell’illustrare l’atto, il capogruppo Pampanelli ha ricordato che Nestlè ha annunciato un piano industriale nel quale chiede il contratto di solidarietà per ovviare ad una riduzione della produzione che a oggi comporterebbe l’esubero di 150 lavoratori.
Secondo Pampanelli, però, proprio per la mancanza di un piano aziendale serio e che punti ad un rilancio produttivo dell’azienda, l’annuncio di 150 esuberi assomiglia alla volontà di depotenziare il sito produttivo di Perugia e trasformarlo in semplice base logistica del gruppo Nestlè.
Per il Prc il sito produttivo di San Sisto va difeso con tutte le forze ed ai gravi annunci di esuberi occorre dare una risposta ferma ed autorevole da parte delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali. Per questo è necessario compiere azioni urgenti ed immediate per portare la multinazionale ad un confronto e ad un'assunzione di responsabilità attraverso un tavolo istituzionale.
Dunque Rifondazione ha chiesto di impegnare Sindaco e Giunta ad attivare un Tavolo istituzionale con Regione e parti sociali affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali dell’azienda e si determini un piano industriale che sappia sostenere e aumentare la produttività del sito.
Sull’odg ha espresso condivisione Neri, secondo cui nella vicenda Perugina concorrono questioni di vario genere, ma il punto basilare resta uno: ossia che Perugia non può diventare solo un sito qualsiasi nella logistica Nestlè.
Nel caso di specie, per Neri, sono poi fortemente discutibili le proposte di riduzione avanzate dalla Multinazionale: “su questo l’Umbria e Perugia devono far sentire la loro voce, non solo tramite i Sindacati, bensì anche attraverso le Istituzioni, senza radicalizzare lo scontro, ma favorendo il dialogo”.
Romizi ha chiarito che la politica deve intervenire su situazioni come quella in esame; “tuttavia siamo distanti sul tipo di intervento proposto dal Prc. L’ausilio delle Istituzioni deve essere nell’interesse generale del territorio e non para-sindacale. Per tali ragioni non voteremo l’atto, del quale non condividiamo alcuni passaggi ed il dispositivo”.
Mearini ha precisato che, rispetto al testo attuale, l’odg necessita di una radicale riscrittura.
L’atto, comunque, rappresenta un’occasione per il confronto con la finalità di unire tutte le forze politiche su un tema delicato per la città.
Il capogruppo PD ha chiarito che l’elemento critico di fondo rispetto all’odg è connesso ad una necessità ritenuta prioritaria dallo stesso Mearini, ossia quella di sentire in audizione i soggetti protagonisti della trattativa. “Ciò potrebbe consentirci, infatti, di modificare ed attualizzare il contenuto dell’odg”. Dunque per Mearini non c’è nessuna volontà di provocare il ritiro dell’atto, ma solo di aggiornarlo tenendo conto dei contenuti della vertenza in corso.
Mariuccini ha detto di aver apprezzato la tempestività con cui è stato presentato l’odg, ma anche i toni utilizzati. Il consigliere del PD ha condiviso però con il suo capogruppo la necessità di uniformare il testo dopo aver compreso i termini reali della vertenza in atto.
Dopo aver ascoltato i vari interventi, Pampanelli ha proposto di sospendere per 10 minuti la seduta, onde confrontarsi col resto della maggioranza sulle possibili modifiche da apportare al testo.
Tale richiesta è, tuttavia, stata respinta con 9 voti contrari (PD e PDL) e 3 a favore (Prc e PD).
Per dichiarazioni di voto, Mearini ha ribadito che il PD è favorevole ad esprimere l’immediata solidarietà ai lavoratori ed anche a contribuire affinchè la vertenza raggiunga un esito finale favorevole per azienda e lavoratori stessi.
Per il resto, tuttavia, il capogruppo Pd ha riconfermato alcune perplessità sul testo, auspicando una revisione condivisa dello stesso prima dell’approdo in Consiglio Comunale.
Pampanelli ha chiuso gli interventi sottolineando la sua contrarietà all’ipotesi di sentire i Sindacati in audizione, perchè ciò rischia di determinare una ingerenza del Consiglio Comunale nella vertenza in atto. Ritenendo che sarebbe spiacevole se la maggioranza si trovasse divisa su un tema così importante per la città, il capogruppo Prc ha espresso l’auspicio da qui alla discussione in Consiglio di trovare quella sintesi oggi mancata.

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