Violenza religiosa
Giovane moglie picchiata dal marito perché voleva togliersi il velo per il troppo caldo. E’ accaduto a Porto Empedocle. Una notizia raccapricciante, che fa insorgere dentro l’animo un moto di rabbia. Una notizia che però conferma ancora una volta come le religioni tutte, siano vergognosamente maschiliste. Credenze che si basano sulla coercizione, sulla condanna, sulla scomunica. Fedi, dove è vietata qualsiasi regola che possa rifarsi al Diritto, all’autodeterminazione di ognuno.
Le cronache del fatto raccontano di un giovane marito perfettamente in sintonia nel modo di vestire con il caldo di questi giorni. Pantaloncini corti e canottiera. Lei invece no, deve coprire il corpo, che per tutte le religione monoteistiche, è fonte di peccato e di tentazione. Quindi bisogna tenerlo nascosto. Coprirlo fino all’inverosimile anche quando fa caldo torrido. Fra l’altro quest’atteggiamento la dice lunga sulle certezze di fede che ostentano.
Se hanno bisogno di avvolgere, nascondere, per non cadere in tentazioni, dove sta la forza della fede? Un anno prima del crollo del regime tunisino, ho trascorso una settimana di vacanze nella località rivierasca di Monastir. Una bella vacanza per noi europei chiusi nei nostri villaggi dove vigevano le regole dell’Occidente.
Appena fuori dal villaggio, vidi delle cose ripugnanti. In giro per la Tunisia tanta miseria nera. Sulla spiaggia le famiglie tunisine, con gli uomini che indossavano il costume come noi europei. Le mogli e le giovani donne, a fare il bagno con il burka. Una pena davvero vedere quella violenza. Ecco queste sono le religioni, un concentrato di arroganza maschilista.
Basti pensare a quanto dice il papa in merito alla ricerca scientifica, ai diritti di ognuno di noi. Le condanne prepotenti, nei confronti delle tante tipologie di famiglia che giustamente ognuno si costruisce per vivere bene la propria esistenza. Esperienze contro le quali, gli anatemi clericali sono quotidiani.
Tutte queste tre religioni monoteiste, partono dal principio che loro sono depositarie di verità, gli altri devono essere convertiti. Tutte lavorano quotidianamente perché lo Stato da laico, sempre più si trasformi in Stato confessionale. In Tunisia è proprio di questi giorni la notizia, che il nuovo governo punta a scrivere una norma che sancisca che la donna è una specie di appendice dell’uomo e a lui subordinata.
Non ci vuole molto a comprendere che questo metodo di rapportarsi agli altri, porta solo allo scontro, al non dialogo. Non c’è da esportare nessuna democrazia, ma credo che l’Occidente abbia il dovere di chiedere a quanti vogliano relazionarsi con lui, il rispetto delle libertà e dei diritti universali dell’uomo.
Ovviamente questi Paesi per primi, devono dare il buon esempio. L’Inghilterra che minaccia di assaltare l’ambasciata dell’Ecuador, non è certo una bella dimostrazione.
Renato Casaioli

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