Baldelli/Prc: "Mantenere alta l'attenzione sulla Giannelli di San Giustino"
Rivolgo un accorato appello a tutta la Giunta provinciale affinchè, come è sempre avvenuto per tutte le situazioni di crisi aziendali che abbiamo approfondito e affrontato in Commissione, anche in questo periodo “ balneare “ si mantenga alta l’attenzione verso le crisi che interessano vari territori . A San Giustino la “ Giannelli Silencers “, azienda storica nel campo della produzione di impianti di scarico per moto stradali e fuoristrada, è sotto la minaccia di un ridimensionamento che, negli intenti di chi l’ha concepito, non potrà che andare a colpire i soliti noti : i lavoratori. Parliamo non dell’ultima aziendina paracadutata sul territorio, ma di un marchio storico che, dal 1972, rappresenta una parte rilevante del valore aggiunto dell’economia umbra; un marchio che si è fatto valere ed apprezzare per la capacità di progettazione e innovazione anche sulle piste mondiali, con il concorso di campioni che si chiamano Max Biaggi, Valentino Rossi, Marco Melandri, Loris Capirossi, solo per citarne alcuni ; un simbolo dell’imprenditoria umbra che si irradia in tutto il globo esportando in più di 40 Paesi e che gode di una rete di 800 rivenditori selezionati. Ora, tutto questo patrimonio inestimabile, costruito da operai , tecnici e dirigenti in decenni di lavoro, lo si vorrebbe buttare alle ortiche in nome di visioni “ imprenditoriali “ di corto respiro, tutte fondate sulla ricerca del maggior profitto con il minore sforzo , pigiando unicamente sul tasto del costo del lavoro, il quale ha raggiunto livelli infimi , da Terzo mondo, e non può ragionevolmente essere messo sul banco degli imputati. La logica di esternalizzare, ridimensionare impianti produttivi, depauperare il Paese di professionalità e saperi costruiti pazientemente, è la vera iattura del tempo presente e rappresenta ormai, per il peso e le dimensioni che ha assunto, un attentato ai limiti dell’alto tradimento contro la sovranità economica e l’indipendenza nazionale. Occorre che le Istituzioni , assieme ai Sindacati, si impegnino per salvaguardare la presenza del marchio “Giannelli “ in Umbria, potenziare ulteriormente la sua immagine nel mondo, attraverso un’operazione che coinvolga, per esempio, anche la Camera di Commercio e le rappresentanze commerciali ospitate nelle sedi delle Ambasciate italiane all’estero. Assieme a questo, naturalmente, è necessario tutelare al massimo i livelli occupazionali e anzi incrementarli, specie nei settori della progettazione di qualità, con un’attività di ricerca svolta congiuntamente dall’azienda e dallo Stato. Serve, insomma, un grande sforzo di “politica industriale “ : il liberismo, il “laissez faire”, hanno prodotto solo danni. La vicenda “Giannelli” è emblematica di tutto ciò. Lo Stato deve tornare ad essere “ imprenditore”, come socio o in via esclusiva, almeno quando si tratta di tutelare marchi storici, che incidono per diversi punti del Pil sull’economia del Paese. Nel mio piccolo, a settembre, qualora la situazione non si sarà sbloccata, mi incaricherò di convocare riunioni della III COMMISSIONE utili a produrre sviluppi positivi, alla presenza di tutti i soggetti interessati, nessuno escluso.
IL CAPOGRUPPO DEL PRC IN PROVINCIA, PRESIDENTE DELLA III COMMISSIONE CONSILIARE E DELEGATO AI RAPPORTI CON I TERRITORI
LUCA BALDELLI

Recent comments
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago
12 years 10 weeks ago