Massa Martana – La 48^ edizione della Giornate Massetane, la kermesse che di anno in anno arricchisce e affina sempre di più la sua offerta di eventi, quest’estate prende il via con l’apertura di due mostre dedicate al gelato. Una mostra fotografica di gigantografie, che raffigurano il dolce tema dai primi del ‘900 fino agli anni ’70, è stata allestita presso i giardini Unità d’Italia. La Chiesa Nuova, in piazza Matteotti, si tramuterà per l’intero periodo delle Giornate Massetane nel museo del gelato. Esposizione di utensili antichi, strumenti per dosare, cartoline e stampe provenienti dall’associazione “La Storia del Gelato” daranno la possibilità agli ospiti di fare un tuffo nel passato. Il primo e forse l’unico museo itinerante orientato verso la fase preindustriale che avvolge in un’aura di romanticismo la fase pioneristica della nascita del gelato. Immancabile il gelato artigianale da gustare in piazza.
Sabato 11 andrà in scena la comicità. Il comico Gennaro Calabrese presenterà lo spettacolo “L’Italia vista da mille voci”. Monologhi satirici alternati a musica.
Pagine sotto le stelle è una rassegna letteraria che tutte le sere alle 21.30 presso la graziosa piazza della Rinascita, darà spazio ad autori illustri e alle loro opere. Il primo appuntamento è dedicato all’archeologia. Mercoledì 8 agosto gli studiosi Tommaso Dore e Francesco Voce, dell’associazione “Italus” di Roma, insieme agli storici Giuseppina Malfatti e Carlo Ridolfi, spiegheranno il loro percorso verso la scoperta dell’affascinante struttura in pietra presente sul monte Cerchio di Massa Martana. Le loro ricerche pubblicate sulla rivista “Fenix”, hanno riacceso i riflettori sul sito archeologico che era stato avvistato già dagli inglesi nel corso delle ricognizioni aeree durante la seconda guerra mondiale. Giovedì 9 saranno presentati i libri “Da fattori a periti agrari” di Manuel Vaquero Pineiro e “Diario meteorologico di Todi” a cura di Roberto Nasini, figlio dell’autore purtroppo scomparso.
Durante la notte di San Lorenzo l’autore Claudio Lattanzi presenterà il suo libro “La mafia in Umbria”. Benny Calasanzio Borsellino e Salvatore Borsellino affronteranno le tematiche del testo “Fino all’ultimo giorno della mia vita”.
La poesia animerà la serata del 12 mentre l’ultimo appuntamento sarà dedicato a Luigi Gambacurta che presenterà “Le storie dei cantastorie”: un’analisi circa l’origine, la tradizione e i testi letterari e musicali delle storie cantate nelle campagne dell’Umbria centrale. Tutti gli appuntamenti con la letteratura si chiuderanno con degustazioni di vini delle più importanti cantine locali.
Due mostre in programma oltre a quelle dedicate al gelato. “Tripoli bel suol d’amore" a cura di Stefano Barlozzari e Francesco Campagnani ripercorre la storia della guerra italo-turca del 1911/1912. “I colori della Toscana” con le tele di Sergio Scatizzi e Luciano Pasquini.
Fuori programma sculture in legno dell’artista Giulio Valerio Cerbella.
Rock, funk e soul i generi musicali che animeranno la notte bianca del 14 agosto per chiudere il 15 con la comicità del gruppo i 7 Cervelli che sforna parodie sulle tradizioni e storie locali in dialetto perugino.

 

Lo scorso weekend due eventi hanno anticipato la manifestazione massetana: lo spettacolo teatrale intitolato “Il paese che non c’è”, opera scritta esclusivamente per Massa Martana da Giuseppe Brizi, autore e regista teatrale di Assisi e l’escursione al monte Cerchio, sede dall’affascinate e misteriosa struttura in pietra a forma circolare.
Lo spettacolo ha preso vita all’interno del suggestivo borgo massetano sabato 4 agosto seguito dalla storica “Magnata”: un autentico rito collettivo che all’origine segnava il ritrovarsi di un'intera comunità per le vie più caratteristiche del centro storico in una lunga, colorata e allegra tavolata cui prendevano parte anche i forestieri invitati dalle famiglie locali. Oggi il cordone di tavoli si è unito da capo a capo formando un grande cerchio nella piazza centrale del borgo, come a voler rafforzare il senso di unione e partecipazione.
L’escursione invece ha riunito circa un centinaio di persone domenica 5 agosto. La guida esperta degli storici Giuseppina Malfatti e Carlo Ridolfi e degli studiosi Tommaso Dore e Francesco Voce ha permesso al temerario gruppo di scoprire il sito archeologico ingiustamente poco considerato.

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