Le recenti misure sulla  spending review, dettate dal governo Monti, impongono in Umbria una trasformazione dell'attuale assetto istituzionale storicamente definito, che necessita di grande responsabilità politica e del superamento di particolarismi e localismi.

Questo cambiamento che deve necessariamente salvaguardare l’identità territoriale, al pari delle modifiche proposte dalla giunta regionale sul riassetto del sistema sanitario umbro, non possono tuttavia comporsi senza tener conto delle funzioni, dell’efficienza dei servizi destinati alla  collettività, e del lavoro prodotto all'interno delle istituzioni/servizi.

La scomposizione degli assetti significa anche scomposizione del lavoro, rimodulazione dei servizi, mobilità del personale, ridefinizione delle dotazioni organiche, nuove organizzazioni del lavoro.

Nella ridefinizione degli assetti vanno quindi coinvolti i lavoratori e in particolare i dipendenti pubblici, quei lavoratori cioè che “fanno” i servizi, che garantiscono, ad esempio, l'efficienza e la qualità della sanità in Umbria, i percorsi di formazione  professionale e di inserimento lavorativo, che definiscono azioni per il controllo del territorio e  dell’ambiente.

Lavoratori e lavoratrici pronti al cambiamento, ma necessariamente soggetti e attori del cambiamento, consapevoli della sfida in campo e portatori di valori e di professionalità senza i quali appare davvero difficile operare il cambiamento.

La recente riforma delle Comunità montane ha già evidenziato la responsabilità dei lavoratori (pubblici e privati ) interessati, ora si attende la stessa responsabilità da parte della politica; la riforma infatti evidenzia ritardi, e il sistema appare in difficoltà per la mancanza di appalti. E il dilazionare i tempi significa carenze di risorse e difficoltà nel mantenimento dei livelli occupazionali.

Rimane, inoltre, ancora tutto da definire il percorso di stabilizzazione del precariato esistente nelle autonomie locali (Regione, provincia Pg, Comuni) e nella  sanità: lavoratori precari alcuni ormai da più di dieci anni.

Le riforme e i cambiamenti siano, allora, occasione di vera razionalizzazione e di miglioramento del sistema, e per far questo è necessario ascoltare anche i lavoratori/lavoratrici pubblici/che  che  vogliono essere  i protagonisti del cambiamento.

 

         FP CGIL UMBRIA
         Vanda  Scarpelli 

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