di Mario Bravi*

PERUGIA - La CGIL Regionale dell’Umbria esprime piena soddisfazione per la grande riuscita della manifestazione e dello sciopero indetto dai lavoratori della Perugina e da Fai, Flai e Uila.

La risposta delle lavoratrici e dei lavoratori è stata netta e chiara: no allo scambio tra diritti e condizioni di lavoro e a un fantomatico quanto inesistente patto tra padri e figli. La multinazionale Nestlè non può pensare di passare dalla flessibilità contrattata alla flessibilità selvaggia.
Le condizioni della nostra regione costituiscono una ragione in più per indurre la multinazionale a discutere di investimenti, espansione dei volumi produttivi e innovazione di prodotto.
Tutto il resto è inaccettabile. Per questo la manifestazione di oggi ha parlato alla città di Perugia ma anche a tutta la regione dell’Umbria.

*Segretario Generale Regionale CGIL Umbria

 

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