di Armando Allegretti

PERUGIA - La proposta choc della Perugina di assumere i figli al posto dei padri se si riducono l’orario di lavoro è solo la punta dell’iceberg che ha fatto insorgere sindacati e lavoratori. Stamattina c’è stato uno sciopero di due ore con un presidio davanti la fabbrica di San Sisto dove i lavoratori hanno ribadito che non scenderanno a compromessi con l’azienda.

Vasco Cajarelli (Cgil), dal canto suo, a ricordato ad Umbrialeft che la mobilitazione di stamattina è stata “si importante ma non bisogna dimenticare che lo sciopero di stamattina è stato fatto non tanto per ricordare la proposta dell’azienda che, tra l’altro creerebbe due precari, ma per ricordare il piano industriale scellerato dell’azienda”. “Un piano industriale – continua Cajarelli – che prevede un ridimensionamento dei volumi della produzione, un piano industriale sbagliato che non riesce a mantenere i volumi produttivi”.
In conclusione Vasco Cajarelli ha ricordato che quello che si rivendica è “la salvaguardia dei poteri occupazionali sia di Nestlè che della Euroservice senza andare ad alimentare l’ideologia della precarietà che l’azienda vorrebbe propagandare”.

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