Vertenza Euroservice: tutte le istituzioni vicine ai lavoratori delle aziende
MAGIONE - 1.400 cassa integrati in deroga con la prospettiva di non poter più contare neanche sugli ammortizzatori sociali, 46 operaie che stanno perdendo il lavoro senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. Sono i freddi numeri, resi noti durante l’assemblea dei Consigli Comunali del Lago Trasimeno in uno dei luoghi simbolo della crisi economica che sta colpendo anche il territorio del Trasimeno, l’azienda Euroservice di Castiglione del Lago, a raccontare il dramma di tante famiglie dell’area lacustre.
All’incontro, coordinato dal presidente della Conferenza dei Sindaci del Trasimeno, Massimo Alunni Proietti, oltre ai sindaci e amministratori dei comuni del Trasimeno sono intervenuti l’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Riommi, il parlamentare umbro Valter Verini, l’assessore al bilancio della provincia di Perugia, Ornella Bellini, i vertici regionali e provinciali della Cgil e rappresentanti della Cisl e della Uil.
«Vogliamo che i lavoratori sappiano che le istituzioni sono al loro fianco» - ha dichiarato l’onorevole Verini proponendo anche un intervento, insieme agli altri parlamentari umbri, presso il ministro Passera sulla crisi delle aziende del Trasimeno, invitando all’unità di azione con lo stabilimento della Neslè di San Sisto.
Non solo Euroservice ma anche Trafomec e Grifo Cornici tra le aziende che rischiano la chiusura per la crisi del manifatturiero nel territorio. Da qui la proposta del’’assessore Riommi di rivedere anche il tipo di sviluppo di questo territorio, puntando sulle sue peculiarità: ambiente, agricoltura di qualità e turismo, fattori produttivi che hanno una storia e, quindi, difficili da delocalizzare. In merito alla vicenda Euroservice l’assessore regionale ha ricordato che la multinazionale in questi venti anni di attività «ha sfruttato un nome ed un marchio che hanno una storia, ed è il momento che chiarisca a quali condizioni intenda rimanere in Umbria». Proprio sullo sviluppo legato alle peculiarità del territorio ha incentrato il suo intervento l’assessore Bellini ricordando l’importante operazione portata avanti nella Valnestore con la creazione di un centro di ricerca per le energie alternative. «È indispensabile un confronto con la Nestlè – ha ribadito l’assessore provinciale – verso cui tutti i lavoratori e le istituzioni devono agire in maniera unitaria».
Ritenuta da tutti gli intervenuti inaccettabile la proposta fatta da Nestlè di assunzioni part time di figli di dipendenti che accettino la riduzione dell’orario di lavoro. «Non solo un ritorno indietro nelle conquiste dei lavoratori – ha dichiarato il rappresentante della Cgil, Mario Bravi -, ma un subdolo,tentativo di divisione dei lavoratori che creerebbe una guerra tra poveri con vantaggi solo per l’azienda». Anche le lavoratrici hanno espresso la loro grande preoccupazione per la situazione drammatica che stanno vivendo «Noi soffriamo senza lavoro – ha dichiarato la rappresentante della RSU, Patrizia Bisogno – mentre il territorio si impoverisce, senza la possibilità di sviluppo dell’occupazione femminile».
Il sindaco Massimo Alunni Proietti ha presentato, a chiusura dell’incontro, il documento conclusivo in cui si rileva «una crisi economica e sociale senza precedenti» che vede in estrema difficoltà aziende importanti del Lago Trasimeno e la richiesta di «un’iniziativa incisiva per difendere queste realtà produttive, non solo azienda per azienda ma anche realizzando una vertenza lavoro complessiva di tutto il Lago Trasimeno» e la proposta di «un tavolo di concertazione permanente del Trasimeno, con le Istituzioni, le Forze Sociali e le Associazione degli Imprenditori».

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