Nestlè - Flai Cgil: “non accettiamo proposte camuffate di ridimensionamento”
PERUGIA - “Ma quale patto generazionale alla Perugina? Il gruppo Nestlé con la proposta di trasformare rapporti di lavoro full-time in part-time dando in cambio l’assunzione dei figli vuole semplicemente nascondere l’assenza negli ultimi anni di investimenti sui siti produttivi del nostro Paese, l’abbandono di strategie commerciali e l’innovazione di prodotto”. Questo il giudizio di Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Flai Cgil, alla proposta della Nestlé.
“Non si possono accettare proposte camuffate di ridimensionamento del sito produttivo di Perugia dopo che per anni, a livello di Nestlé Europa, il sito di Perugia è stato decantato per efficienza e relazioni sindacali avanzate grazie anche ai lavoratori ed al sindacato che si è sempre dichiarato disponibile a confrontarsi sulle esigenze dell’azienda. Proporre la trasformazione di rapporti di lavoro full-time dei padri in part-time, per assumere i figli (sempre in part-time) – prosegue Macchiesi - significa dividere il posto di lavoro in due senza garantire uno stipendio decente a nessuno dei due. E’ come trasformare un sito produttivo a forte connotazione industriale in una sorta di call center. E questo rappresenta anche delle difficoltà rispetto alla necessità di avere processi produttivi che mirano alla alta qualità. Ci auguriamo che Nestlé Italia voglia riprendere il filo di un confronto di merito serio su proposte volte a rafforzare la produzione industriale nel nostro Paese e quindi anche a Perugia”.

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