I dati del 3° trimestre 2012: appena il 19% delle assuzioni a tempo indeterminato. Brusco calo dei contratti a tempo indterminato in Italia, dove il posto fisso resta sempre più un miraggio.

Ormai meno di due assunzioni su dieci sono a tempo indeterminato. E' quanto emerge dall'Indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro sul terzo trimestre del 2012.
Nel periodo luglio-settembre le assunzioni stabili previste sono appena il 19,8% su un totale di quasi 159 mila.

Brusco calo rispetto il 2011

Le stime del terzo trimestre confermano in qualche misura il dato dei tre mesi precedenti, mentre nei quattro trimestri precedenti la quota era compresa fra il 27% e il 34%.
Il calo dei posti fissi messi a disposizione dalle imprese è stato quindi forte e brusco.
Basti pensare che nello stesso periodo dello scorso anno le assunzioni previste a tempo indeterminato rappresentavano il 28,3%.

La stagionalità

Il trend in discesa viene confermato anche tenendo conto della stagionalità. Nel bollettino sui programmi occupazionali delle imprese rilevati dall'ente guidato da Ferruccio Dardanello viene infatti evidenziato che, escludendo le assunzioni stagionali, i contratti "stabili" si attestano al 35,8%, mentre nei precedenti cinque trimestri la loro quota oscillava fra il 41% e il 43% circa.

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