Umbertide: sciopero generale dei metalmeccanici per i funerali di Hassan
UMBERTIDE - Ancora un altro. Ancora un giovane, ancora un precario, ancora un immigrato, un altro dramma che fa a cazzotti con l’ottimismo diffuso a piene mani proprio in questi giorni dall’Inail.
L’incidente mortale accaduto all’operaio Abdelkerim Hassan, 42 anni, dipendente della Proma di Umbertide, nella notte del 13/07/2012 è l’ennesimo caso in cui a perdere la vita è un lavoratore giovane con contratto di lavoro interinale.
Le parole rischiano di non avere più significato, la speranza è che ci sia una crescita culturale, che rimetta al centro il lavoro e la vita dei lavoratori e che finisca la dittatura culturale del profitto e dei mercati, dell’unico dio che sembra consacrato: il dio denaro.
I lavoratori della Proma di Umbertide hanno subito reagito il giorno 14/07/2012 con la proclamazione di 8 di sciopero nei tre turni e dopo l’assemblea con i dirigenti di FIM e FIOM altre 8 ore in attesa dell’incontro sindacale con il presidente della azienda, che si svolgerà il 19/07/12.
L’Umbria, nel 2012 conta già 12 vittime, la nostra Regione, deve scrollarsi di dosso questo tragico primato delle morti sul lavoro, che continuano ad aumentare nonostante l’allargarsi a dismisura della crisi. Di questo, bisogna che tutti parlino e si preoccupino, non solo il giorno dopo la tragedia.
Per questo Fiom Cgil e Fim Cisl della provincia di Perugia hanno proclamato uno sciopero generale di otto ore di tutti i metalmeccanici del territorio di
Umbertide in occasione dei funerali di Abdelkerim Hassan, chiedendo alle confederazioni di estendere la mobilitazione a tutte le categorie con la
proclamazione dello sciopero generale territoriale.
L’assemblea dei dipendenti Proma con le OO.SS. di categoria hanno deciso anche di aprire una sottoscrizione tra i lavoratori per un sostegno materiale per la Moglie e il figlio che Hassan ha lasciato nella sua terra natale il Marocco.
Quella sulla Sicurezza e la salute dei lavoratori è una questione fondamentale, non più rinviable con lo sciopero si deve richiamare l'attenzione di tutti sul tema della sicurezza sul lavoro e chiedere che chi ha le responsabilità della salvaguardia dei lavoratori la assuma fino in fondo. Non
è più tollerabile che la mancanza di attenzione o il mancato rispetto delle norme di sicurezza portino a tragedie come quella di lunedì notte. Esigiamo che le imprese, su cui ricade primariamente la responsabilità della sicurezza dei lavoratori, cancellino dal proprio vocabolario la
parola fatalità. Non esistono fatalità, ma solo vittime del mancato rispetto di regole e diritti”.

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