BEVAGNA – “C'è un futuro per le sagre” è stato il titolo della tavola rotonda tenutasi lo scorso giovedì 19 Luglio 2012 nell'ambito del Festival della Pizza al Piatto di Bevagna, evento quest'ultimo che si svolgerà fino al 29 Luglio.

La moderazione è stata a carico di Enrico Bastioli, membro del direttivo del Centro Sociale di Capro, che ha organizzato la manifestazione da ormai 28 edizioni. Sulla tavola erano presenti  Roberto Bertini assessore al turismo della Provincia di Perugia, Mirco Ronci vice-sindaco Comune di Bevagna, Giuseppe Caforio presidente A.U.C.C., Giacomo Tamburo coordinatore comitato locale Unpli Valle Umbra.

Il filo conduttore del dibattito è stata la messa in discussione del futuro che le sagre potrebbero avere nella nostra Regione, anche grazie alle enormi spese a cui devono far fronte gli organizzatori di questi eventi.

<<In Umbria, - ha affermato Mirco Ronci - esiste una legge regionale molto interessante che vede queste tipo di manifestazioni come punti di ricavo di risorse che andranno poi obbligatoriamente investite nello stesso territorio>> Questa dovrebbe essere, secondo lo stesso vice-sindaco, una risorsa per la Regione, così come il motivo principale per far si che questo tipo di eventi di realizzino.

Inoltre, Enrico Bastioli ha ribadito l'importanza che queste tipo di manifestazioni rivestono grande importanza sotto l'aspetto dell'aggregazione sociale e la valorizzazione del territorio. Questa manifestazione è caratterizzate a favore dell'ambiente che partecipa al bando regionale per le Eco Feste per la raccolta differenziata dei rifiuti e l'utilizzo di materiali biodegradabili per la cucina. 

<<Bisogna incentivare il lavoro di volontariato che c'è in questi eventi, non demotivarlo>> afferma Giacomo Tamburo. Anche Giuseppe Caforio ha tenuto a ribadire il lavoro di volontariato che c'è dietro queste feste. <<Il mondo del volontariato è un elemento fondante nella nostra Regione e bisogna fare attenzione ad accrescere la motivazione di queste persone poiché, se lasciata svanire, significherebbe davvero la fine di queste e di tante altre attività realizzate con successo nella nostra Regione>> 

L'Assessore Roberto Bertini ha infine fatto presente la risorsa anche turistica di questi eventi. <<Sarebbe interessante, non solo puntare sui prodotti tipici della nostra regione ma anche sul turismo, invitandogli ad essere testimoni di come si gestiscono questi eventi “in cucina”. È decisamente interessante poter mostrare a queste persone l'organizzazione e grande impegno che esiste dietro queste manifestazioni>>

Da Bevagna parte quindi un messaggio morto forte in cui è possibile rivedere la legge regionale no. 46 - purché rimangano fermi alcuni punti dell'attuale legge in cui le manifestazioni possono durare 10 giorni – affinché gli utili della manifestazione siano destinati a scopi sociali, di solidarietà e valorizzazione del patrimonio delle singole zone. Ogni amministrazione comunale dovrebbe dotarsi di un proprio regolamento come previsto dalla legge regionale no. 46.

Gli obiettivi fondanti sopra richiamati sono elementi di grande importanza affinché i 10 giorni della manifestazione diano risultati economici positivi, nonostante i grandi dispendi economici e burocratici che gli stessi eventi hanno e per compensare il grande lavoro svolto dei volontari che vi operano.

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