di Renato Casaioli

CITTA' DELLA PIEVE - E’ stata voluta dalle popolazioni e vissuta per anni come uno strumento di riscatto sociale, per dare speranza concreta all’espansione produttiva artigianale,  finanziaria, a servizio delle famiglie di un territorio: quello lacustre. Un angolo di terra umbra, che certamente fino a poco tempo fa, non era considerato centrale per lo sviluppo della regione. Domenica scorsa si sono celebrati due eventi  in una stessa giornata: la Festa del Socio 2012 giunta alla nona edizione e l’inaugurazione della nuova sede della filiale della Banca del Credito Cooperativo CrediUmbria a Città della Pieve. Nata nel lontano 1959, per decenni il suo raggio d’azione non ha varcato i confini del Trasimeno. Oggi il suo agire è ad ampio raggio su tutto il territorio regionale. Un autentico bagno di folla, che ha testimoniato quanto sia forte il legame tra la banca e i soci, i clienti e più in generale con l’intera popolazione. Ad aprire i festeggiamenti, l’inaugurazione della nuova filiale di CrediUmbria a Città della Pieve in piazza Matteotti, di fronte alla Rocca. Presenti al taglio del nastro insieme al presidente di CrediUmbria, Palmiro Giovagnola, il vescovo della Diocesi di Perugia-Città della Pieve Monsignor Gualtiero Bassetti e il sindaco Riccardo Manganello. II presidente Giovagnola ha ringraziato il consiglio d’amministrazione della Banca, tutto il personale della filiale pievese, l’amministrazione comunale, le imprese e i tanti artigiani locali che hanno permesso la ristrutturazione della nuova sede nel palazzo storico nel cuore della città: «È la dimostrazione – ha affermato il presidente – che CrediUmbria continua a credere in Città della Pieve e che prosegue la nostra scommessa di essere “banca del territorio”. Avere investito in questa nuova filiale – ha proseguito Giovagnola – non vuol dire soltanto avere una sede più fruibile e funzionale ma significa aver contribuito concretamente al recupero di uno degli angoli più belli del centro storico di Città della Pieve».

Monsignor Bassetti ha ricordato come i principi del credito cooperativo siano gli stessi della dottrina della Chiesa: «Il denaro è un mezzo – ha commentato –, il fine resta la persona umana, al centro di tutto». A guardare le vicende storiche e recenti della banca del Vaticano, non sembrerebbe proprio che questi siano i principi ispiratori.

Il sindaco ha espresso il vivo apprezzamento per un lavoro di recupero che arricchisce ulteriormente uno dei centri storici più belli dell’Umbria. Sottolineando come in un memento di crisi come l’attuale, “l’apertura di uno sportello bancario rappresenta un segnale importante”.

L’edificio, ora di proprietà di CrediUmbria ed ex sede della Tenenza dei Carabinieri, è collegato alla cinta muraria di Città della Pieve e incastonato tra la Rocca e la facciata neoclassica della chiesa del Gesù.

Dopo l’inaugurazione, la Festa del Socio è proseguita secondo la formula itinerante adottata ormai da quattro anni e molto apprezzata dai partecipanti, pensata per fare rivivere gli angoli più belli dell’acropoli della Città del Perugino, con il coinvolgimento dei tre Terzieri della città e il lavoro di molti volontari. Particolarmente significativa è stata la cerimonia di chiusura. Sul palco infatti sono saliti e sono stati premiati dal presidente Giovagnola, alcuni giovani figli di soci, che si sono distinti in modo eccellente negli studi e nel conseguimento della laurea. Il premio è andato oltre la tradizionale carta di pergamena, ma è stato affiancato anche da una somma economica, che servirà ai giovani per muovere i loro primi passi nelle professioni. E come tutte le feste, non poteva mancare il concertone finale. Il gruppo degli Stadio per la loro storia, è risultato anch’esso ben intonato alla festa ed ha scaldato gli animi fino a notte fonda.

In piazza Unità d’Italia la consegna dei premi di diploma e laurea da parte della Banca dal presidente Palmiro Giovagnola e dal direttore generale di CrediUmbria, Stefano Capacci. I premi sono stati consegnati a Giada Bianchini (laurea triennale in Economia legislazione d’impresa); Chiara Galli (laurea specialistica in Economia); Federica Mezzoprete (laurea specialistica in Letteratura italiana e linguistica); Simone Parrini (laurea specialistica in Ingegneria biomedica); Licia Foscoli (laurea specialistica in Medicina e chirurgia – biotecnologie mediche); Lorenzo Fallarino (laurea specialistica in Fisica); Francesco Peppoloni (laurea specialistica in Agraria – agricoltura sostenibile); Sara Zeppadoro (laurea specialistica in Architettura e ingegneria edile); Lucia Finocchio (laurea specialistica in Medicina e chirurgia); Ambra Chionne (laurea specialistica in Consulenza aziendale e giuridica); Paolo Grazieschi (diploma di Maturità scientifica); Alessandro Muzi (diploma di Maturità classica).

 

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