UMBERTIDE - Il compost è una risorsa di cui non si può fare più a meno per favorire lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e allo stesso tempo rispettare l'ambiente. Di questo si è parlato oggi pomeriggio alla residenza Balducci di Umbertide in occasione del convegno dal titolo “Dalla raccolta differenziata dei rifiuti: il compost, una risorsa per l'agricoltura sostenibile e l'ambiente” promosso da Comune di Umbertide e Gesenu nell'ambito della campagna di sensibilizzazione della Regione Umbria “Differenziatur”.

All'incontro hanno partecipato l'assessore comunale all'Ambiente Federico Ciarabelli, il presidente del Cda di Gesenu spa Graziano Antonelli, il responsabile produzione Impianto di Pietramelina Andrea Goracci, l'agronomo Adelmo Lucaccioni e il dirigente del settore Ambiente della Regione Andrea Monsignori.

Il compost può avere molteplici impieghi: restituire fertilità a campi ed orti, favorire la crescita di alberi e arbusti per consolidare terreni dissestati, bonificare terreni inquinati. Il prezioso fertilizzante viene prodotto a partire dalla frazione organica umida, vale a dire da avanzi di cibo, scarti del giardino e dell'orto, bucce di frutta e verdura, fondi di tè e caffè ed ognuno di noi ne produce dai 50 ai 70 kg all’anno.

“La frazione organica può essere facilmente trasformata in concimi e prodotti ammendanti da utilizzare nella coltivazione e questo consente una riduzione dell’impatto ambientale, non solo per la diminuzione di rifiuti ma anche per la riduzione dell’inquinamento prodotto dai mezzi del servizio di raccolta differenziata – ha affermato l’assessore all’Ambiente Ciarabelli - per questo motivo l'Amministrazione Comunale ha deciso di promuovere insieme a Gesenu una serie di seminari tematici sulle varie tipologie di rifiuti per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini sul tema della raccolta differenziata”.

“La frazione umida rappresenta il 30% in peso di tutti i rifiuti prodotti ed la più scomoda e difficile da smaltire – ha affermato il presidente del Cda di Gesenu Antonielli – oggi però può essere trasformata in compost e questo è il punto più alto del riciclo perché da materiale morto ricaviamo materiale vivo, che viene impiegato per correggere la stabilità e la fertilità dei terreni. Superate le resistenze iniziali, da 4-5 anni riusciamo a piazzare sul mercato tutto il compost prodotto – ha aggiunto - Ora, consolidata la prima fase, stiamo approdando alla seconda, che ci permetterà di utilizzare la frazione organica per produrre biogas: il progetto è già pronto e ci consentirà di coprire il fabbisogno energetico di 1.000- 1.500 famiglie”.
 

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