Festival Energia verso la chiusura: difesi gli incentivi per le rinnovabili
PERUGIA - Il Festival dell'energia si avvia verso la conclusione. Dopo gli ultimi appuntamenti della mattinata calera' il sipario sulla kermesse energetica che ha animato il centro storico di Perugia per tre giorni. A chiusura della giornata di ieri il ministro dell'Ambiente Corrado Clini si è collegato da Rio de Janerio, dove si trova per la Conferenza Onu sulla sostenibilita' (Rio+20), lanciando un messaggio chiaro anche in vista dell'apertura del summit (in programma dal 20 al 22 giugno): "abbiamo immaginato per questo vertice - ha osservato Clini - che si possa creare una base di lancio per la green economy, senza la quale è molto difficile uscire dalla crisi".
E per i giovani il ministro ha predisposto un Piano di occupazione nei settori dell'economia 'verde': da rinnovabili a rifiuti a manutenzione del suolo fino alle nuove tecnologie per abbattere le emissioni di CO2, le assunzioni saranno agevolate da alcune misure per le aziende.
Si è parlato di recuperare energia anche attraverso la lotta agli sprechi grazie all'impegno di Last minute market, dell'università di Bologna (uno spin-off messo a punto da Andrea Segrè, preside della facoltà di ingegneria), e al sostegno di Federutility: in Italia - è stato detto - il 3% del consumo energetico è imputabile agli sprechi alimentari, il valore dello spreco è pari allo 0,72% del Pil (circa 11 miliardi di euro).
Da un'analisi di Leonardo Maugeri, professore di geopolitica dell'energia nell'università di Harvard ed ex direttore strategia e sviluppo dell'Eni, emerge che "anche grazie allo sviluppo di tecniche di estrazione non convenzionali, entro il 2020 la capacità estrattiva di petrolio potrebbe innalzarsi a 110 milioni di barili, contro i 93 attuali". Ma, avverte, la domanda potrebbe "però non tenere il passo, e non è da escludere un vero e proprio collasso dei prezzi del greggio".
Quanto alla giornata odierna, c'è da segnalare l'intervento di Pier Giorgio Romiti, presidente di Errenergia (la società che opera nel mercato delle rinnovabili e si occupa di centrali idroelettriche e solari fotovoltaiche), che nel corso di un convegno ha sostenuto che "Non sono gli incentivi alle rinnovabili che causano l'alto costo dell'energia, e soprattutto non sono gli incentivi che giustificano il divario che esiste tra prezzo dell'energia in Italia e prezzo dell'energia all'estero"."Una revisione dei decreti sugli incentivi - ha aggiunto - è auspicabile per evitare che sia ancora una volta una occasione mancata di innovazione per l'industria".
Inoltre, ha osservato, "'la bolletta è gravata da varie forme di imposte che nulla hanno a che vedere con gli incentivi". Gli incentivi non devono essere una "rendita" per alcuni operatori ma costituire "un contributo alla ricerca" e servire per "lo sviluppo dell'industria rinnovabile"' con l'obiettivo di abbassare i costi.
Per Romiti le fonti da premiare sono quelle che non inquinano e quelle su cui si può ancora lavorare per aumentarne l'efficienza, la produzione e la competitività dei costi; e nell'ordine sono "sole, acqua, e geotermia". Queste tecnologie "vanno ancora sostenute". Si deve poi puntare al risparmio, e "l'efficienza" ne rappresenta "la prima forma".
Un futuro sostenibile - osserva Romiti - "con il livello delle tecnologie raggiunto già oggi è possibile. Un futuro rinnovabile è doveroso per noi, per le generazioni future, per dare corpo a un nuovo filone industriale". Infine, ha chiuso Romiti, bisogna ricordarsi che "l'ambiente ha un valore economico e che èuna risorsa limitata il cui prezzo aumenta man a mano che diventa più scarsa".
A proposito del decreto Sviluppo, vanno invece segnalate le dichiarazioni, rese a margine del festiva, la senatore Pd Francesco Ferrante, secondo il quale si tratterebbe di un "un vistoso e preoccupante passo indietro". "la delusione è palpabile", ha aggiunto, perché gli 80 miliardi sono in realtà le risorse private che il decreto vorrebbe attivare, sostanzialmente c'è solo un miliardo, e purtroppo alcune scelte sono decisamente dannose".
Inoltre, ha osservato sempre Ferrante, è "paradossale che il ministro Passera con una mano preveda incentivi per le assunzioni dei giovani nelle rinnovabili e con l'altra stia ostacolando lo sviluppo del comparto con i decreti ministeriali in via di emanazione". Infine, rileva il senatore, "l'ultima trovata del ministro Passera: la sanatoria per le trivellazioni in mare progettate da alcune compagnie petrolifere in prossimità di parchi e aree protette marine; si tratta in questo caso di una perdita sia sul piano ambientale che su quello economico e occupazionale"'.
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di Tommaso Tetro) (ANSA) - PERUGIA - Si e' aperto nel segno delle bollette spiegati ai consumatori, per poi proseguire con una campagna per la lotta agli sprechi e con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che dal Brasile ha tenuto a rilanciare l'importanza dell'economia verde per uscire dalla crisi. Si chiude così, con oltre 40 appuntamenti ormai alle spalle, la quinta edizione del Festival dell'energia, quest'anno dedicata a 'l'energia per ripartire', che ha animato il centro storico di Perugia per tre giorni.
Il leit motiv della kermesse energetica (promossa da Aris in partnership con Federutility, realizzato insieme con il comune di Perugia e la regione Umbria) è stato l'innovazione, soprattutto quello che ci si deve aspettare dal futuro in questo settore, il tutto condito da approfondimenti su mercato e liberalizzazioni, città del futuro (smart cities) e 'nuove' rinnovabili (reti intelligenti).
L'Authority per l'energia elettrica e il gas ha scelto, per esempio, il Festival per lanciare l'operazione 'bolletta spiegata': un'iniziativa che da lunedì consentira' a tutti gli utenti di conoscere i dettagli delle proprie bollette, sia per la luce che per il gas, sul sito dell'Autorità'. Federutility ha messo in luce le difficoltà di lettura della bolletta, nella quale - ha detto Adolfo Speziani, direttore generale di Federutility - bisogna mettere le parole giuste, "bisogna mettere quello che il cliente vuole trovare", non dimenticando l'educazione al risparmio.
Con un messaggio nella fase inaugurale il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha annunciato 200 miliardi di investimenti nel settore per i prossimi 8 anni, con attenzione sia alle reti elettriche che di gas che all'estrazione di idrocarburi e ai rigassificatori, oltre che nella green economy. Il presidente dell'Authority, Guido Bortoni, si è soffermato sull'efficienza energetica dicendo che è "la strada da seguire". E ha ricordato che "in Italia possiamo fare molto".
Non è voluto mancare, sia pure in collegamento telefonico da Rio de Janeiro, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che ha rilanciato, in chiave decreto Sviluppo, il Piano per l'occupazione giovanile nei settori dell'economia verde. Sul summit Onu 'Rio+20', Clini ha poi osservato che "abbiamo immaginato per questo vertice che si possa creare una base di lancio per la green economy, senza la quale è molto difficile uscire dalla crisi". Si è parlato di come recuperare energia, per esempio, anche attraverso la lotta agli sprechi alimentari grazie all'impegno di Last minute market e al sostegno di Federutility: in Italia il 3% del consumo energetico è imputabile agli sprechi, il valore dello spreco èpari allo 0,72% del Pil (circa 11 miliardi).
La manifestazione ha registrato riscontro di pubblico, oltre che reale, anche sul web. Il sito (festivaldellenergia.it) ha registrato 50.000 accessi, soprattutto grazie alla sezione blog 'Energia spiegata' (che è poi il claim dell'evento), e anche su Facebook e twitter (con l'hashtag 'latuaenergia').




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