ROMA - Undici cani randagi, di cui 8 cuccioli, sono stati trasferiti da Belo Polje ad un rifugio dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Perugia: è l' 'atipica' missione compiuta dai militari italiani schierati in Kosovo. L'attività - spiegano al comando del Multinational battle group west della K-For, la missione della Nato in Kosovo - è stata resa possibile “grazie alla sensibilita' di alcuni militari italiani e austriaci della base di 'Villaggio Italia', a Belo Polje-Pec”, nei pressi della quale da tempo si raccoglievano numerosi cani randagi.

La soluzione di portare gli animali in Italia è stata proposta “allo scopo di tutelare i cani e per contrastare il fenomeno del randagismo nelle basi militari, anche nell'ottica della prevenzione di eventuali problematiche sanitarie e di viabilità. L'operazione è stata possibile grazie ad una sinergia di enti e istituzioni: l'Enpa ha dato la propria disponibilità a prelevare gli animali direttamente al porto di Durazzo, in Albania, per il successivo trasferimento presso la sede di Perugia; il Ministero della Salute ha rilasciato le autorizzazioni per il trasporto degli animali sul territorio italiano; l'Ambasciata italiana in Albania, che a sua volta ha interessato il Ministero dell'Agricoltura albanese, ha consentito il riconoscimento di un certificato di assenza di malattie trasmissibili, rilasciato dall'Ufficiale veterinario italiano, necessario per il transito in territorio albanese; il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza, a Durazzo, ha fornito il supporto logistico in attesa dell'imbarco dei cani e degli operatori dell'Enpa per l'Italia. Qui gli 11 anni saranno curati e poi affidati ad alcune famiglie.
 

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