PERUGIA - Per sostenere la crescita del sistema produttivo del territorio, e dunque delle imprese, e come aiuto alle famiglie umbre, la Banca Popolare di Spoleto ha messo a disposizione un plafond di cento milioni di euro. Lo hanno annunciato questa mattina i vertici dell'istituto di credito durante la tavola rotonda "Umbria che investe", che si è svolta a Perugia, a Palazzo Ajò, presenti le associazioni di categoria e i rappresentanti del mondo delle imprese e del lavoro.

"Di questi 100 milioni - ha affermato il direttore generale di Bps, Francesco Tuccari - 70 milioni saranno destinati allo sviluppo delle imprese, mentre 30 milioni saranno finalizzati per sostenere soprattutto le giovani coppie alla ricerca del mutuo per la casa, aiutando così in maniera indiretta anche il settore dell'edilizia in profonda crisi".

Tuccari ha dichiarato che "non è stato facile portare la banca in una situazione di liquidità, ma ci siamo riusciti". L'obiettivo dichiarato è ora quello di "fornire all'economia umbra, alle imprese e alle famiglie il credito necessario per risollevarsi dalle difficoltà del momento, privilegiando gli investimenti che creano sviluppo".

Secondo quanto sostenuto poi dal presidente di Bps, Nazzareno D'Atanasio, "l'iniziativa può' partire per merito di un lavoro intenso di raccolta di fondi realizzato in tempi ristretti e con grande successo grazie al cosiddetto Materazzi Bond, offerta di successo che ha visto come testimonial l'ex calciatore". Una raccolta fondi che ha permesso di mettere insieme in un mese un totale 125 milioni di euro e non solo in Umbria (70 milioni), ma anche in altre aree di raccolta come Roma, Milano e Torino (55 milioni).

"Se serviranno - ha dichiarato il vicedirettore generale, Mauro Conticini - non ci tireremo indietro anche per mettere sul piatto gli altri 25 milioni". "Il denaro raccolto anche fuori dall'Umbria - ha aggiunto D'Atanasio - lo investiremo quindi tutto nella nostra regione, ed è' questo un altro risultato importante dell'operazione".

Scade invece il 31 agosto prossimo la possibilità di fare domanda, con l'accettazione di progetti e investimenti partiti dal 30 giungo 2011. Come è stato quindi sottolineato dal direttore commerciale Emilio Quartucci, "in soli tre mesi verrà dunque reinvestito più di quello che l'Umbria ha fornito con la raccolta".

Sempre Quartucci ha successivamente spiegato i due prodotti rivolti al mondo delle imprese e che vedranno impegnati 70 milioni di euro, con il mutuo chirografo (per investimenti fino a 250.000 euro), con i tassi agganciati ai rating (da un fisso del 5% fino a poco più del 6% per i rating più bassi), e il mutuo ipotecario con garanzie (per investimenti superiori a 250.000 euro) per una durata di 15 anni.

Con una serie di "finanziamenti agevolati e competitivi", Bps premierà quindi le imprese che sapranno migliorare i processi organizzativi e produttivi per essere maggiormente competitive, che sapranno investire nell'internazionalizzazione dei loro prodotti, che sapranno fare squadra nelle filiere emergenti e che sapranno fare in concreto nuova occupazione. Sono queste infatti le caratteristiche che devono avere le imprese "meritevoli" (in quet'ottica, durante il convegno, ci sono state anche le testimonianze di alcune imprese come Caprai, Liomatic, Umbria Cuscinetti e Terni Research) e che sono state ricordate dal vicedirettore Bps Conticini, il quale poi ha sottolineato che per fare questo tipo di iniziative "occorre anche un'azienda sana". "Per questo - ha detto Conticini - abbiamo prima di tutto fatto investimenti interni, con 150 persone messe in organico e 84 stabilizzate".

Anche secondo il presidente della Spoleto Credito e Servizi, Giovannino Antonini, c'è da essere soddisfatti per questo: "E' stata fatta anche buona occupazione, visto che la banca negli ultimi 15 anni ha assunto più di 500 persone, dando delle certezze e dimostrando di essere seria su tutti i fronti". "Quando tanti anni fa - ha proseguito Antonini - parlavo di banca autonoma pochi mi davano ascolto, ma oggi questa visione si è rivelata vincente. L'autonomia però va difesa e per questo come società Spoleto Credito e Servizi faremo a breve un aumento di capitale chiamando gli azionisti a fare dei sacrifici ed aumentandoli in tre anni, passando dagli attuali 20.000 azionisti a 30.000".

I complimenti per l'iniziativa della banca sono arrivati, in rappresentanza delle istituzioni umbre, anche dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi: "Vi ringrazio - ha detto - perché avete deciso di rimanere e lavorare per il bene dell'Umbria e perché davanti a tutto avete messo l'impegno per il rilancio della nostra economia".

Per Confindustria Umbria è intervenuto il presidente Umbro Bernardini, il quale ha messo l'accento sul concetto di aziende meritevoli: "La vostra importante azione di offerta diventa meritoria quando incrocia la vera domanda, quella delle aziende più bisognose di avere credito, perché sarebbe inutile offrire soldi a chi non li cerca e soprattutto a chi non ne ha bisogno".

Sulla stessa linea anche l'intervento di Aldo Amoni, presidente di Confcommercio Umbria: "Bisogna dare credito allo zoccolo duro, quello fatto di piccole e medie imprese e di microimprese, che è poi quello che tiene in piedi l'economia umbra".

Il direttore di Cna Umbria Paolo Arcelli, applaudendo all'investimento, evidenzia però' un problema di tempistiche: "Agosto come termine non è certo felice, sarebbe stato meglio aiutare le imprese a prepararsi a questa grande disponibilità di denaro con più tempo a disposizione".

In conclusione della tavola rotonda hanno preso la parola i rappresentanti del mondo del lavoro presenti, come Mario Bravi, segretario regionale Cgil, Ulderico Sbarra, segretario regionale Cisl, e Alessandro Emili, della segreteria della Uil Umbria. Tutti si sono detti fiduciosi per le ricadute positive che l'offerta potrà avere anche in merito alla tenuta occupazionale, con Bravi in particolare che ha consigliato "di guardare a quelle imprese che puntano sull'occupazione e sulla stabilizzazione dei posti di lavoro".
 

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