Sanità/ Monni (Pdl) interroga sul bando “Webred Servizi Scarl” per Cup di Branca
PERUGIA - Con un'interrogazione presentata alla Giunta regionale, il consigliere del Pdl Massimo Monni, chiede spiegazioni circa il metodo adottato per i criteri di valutazione delle candidature presentate alla Webred Servizi Scarl in seguito alla pubblicazione di un avviso riservato al personale interno con rapporto di lavoro part-time.
“Dal bando – afferma Monni - si evince che la Webred Servizi Scarl, al fine di evadere la richiesta di attivazione della nuova postazione di front-office presso il Cup del Presidio Ospedaliero di Gubbio e Gualdo Tadino (Ospedale di Branca), indice una selezione riservata al personale già impiegato in azienda con rapporto di lavoro part-time inferiore a 36 ore settimanali. Peccato però che i criteri di valutazione delle candidature evidenziano un'imbarazzante atto discriminatorio nei confronti dei lavoratori stessi. Non tutti infatti partono da una base equa di punteggio. In sintesi, il bando non dà la possibilità di competere a chi ha la residenza anagrafica al di fuori di Gubbio e Gualdo Tadino: la residenza in uno di questi due comuni garantisce infatti ben 45 punti su un totale di 100. Al candidato residente in uno dei comuni di competenza territoriale della Asl 1 sarà attribuito un punteggio pari a 30 punti e al candidato residente in un comune diverso da quelli sopra detti non sarà attribuito nessun punteggio”.
“Quindi – secondo Monni - è ben chiaro che non tutti i lavoratori hanno le stesse possibilità di migliorare la propria posizione lavorativa. Eppure il maggior azionista della Webred Servizi Scarl è la Webred spa, con il 52 per cento delle quote appartenenti alla Regione oltre ad altri enti pubblici, aziende sanitarie e ospedaliere dell'Umbria, rispetto alle quali Webred servizi dovrebbe garantire imparzialità di trattamento. E' evidente – continua - che in un momento in cui il settore pubblico è chiamato a dare l'esempio su tutti i fronti e soprattutto su quello legato al mondo del lavoro, un atteggiamento così discriminatorio rispetto ad alcuni lavoratori deve essere, da parte degli azionisti, nettamente censurato. Invito pertanto – conclude - tutti i lavoratori esclusi ad impugnare pubblicamente l'avviso di selezione proprio per ottenere una pari e medesima opportunità lavorativa”.

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