Moda/ Confesercenti: crisi preoccupante, nel 2011 redditi aziende -32%
PERUGIA - Il settore dell'abbigliamento continua a vivere in uno stato di preoccupante crisi: è quanto denuncia la Confesercenti Umbria, spiegando che i redditi di impresa delle aziende del settore moda sono in caduta libera e registrano un -32% nel 2011.
Nel confronto tra il 2007 e il 2011 la spesa media delle famiglie per l'abbigliamento e calzature, nella regione, si è contratta del 20,9%; dato ben superiore alla media nazionale che si attesta intorno all'11%.
La situazione di crisi dell'intera filiera del settore tessile abbigliamento rischia - secondo la Confesercenti - di diventare “insostenibile se il Governo non varera' in tempi veloci una politica di sostegno nei confronti della piccola e media impresa distributiva del Made in Italy”.
La Fismo Confesercenti Umbria - è detto in una nota - chiede interventi strutturali, a cominciare dal sostegno allo sviluppo, ma soprattutto misure di agevolazione fiscale e di sostegno al reddito e alla capacità di spesa delle famiglie.
In merito alle liberalizzazioni degli orari delle attività commerciali, la Fismo Confesercenti ribadisce che questo provvedimento “è sbagliato, poiché non porterà alcun valore aggiunto in termini di vendite, legate alla capacità di spesa e non alla durata di apertura dei negozi, ma avrà invece l'effetto opposto, cioè quello di creare un aggravio di costi che potrebbe risultare fatale per qualche azienda”.




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