SPOLETO - L'assemblea della Spoleto credito e servizi (controllante della Banca popolare di Spoleto), riunitasi stamani all'Albornoz Palace Hotel di Spoleto, ha approvato all'unanimità il bilancio d'esercizio e consolidato, chiuso al 31 dicembre 2011 con un utile di 881.047 euro. Lo riferisce un comunicato della stessa Scs.

La relazione del presidente del collegio dei revisori dei conti “ha ripercorso , tra l'altro – si dice nel comunicato - le tensioni che hanno caratterizzato gli ultimi tre mesi del 2011 e che hanno determinato il consiglio d'amministrazione a deliberare di convocare un'assemblea ordinaria generale dei soci per il 29 giugno (prima convocazione) e 30 giugno (seconda convocazione)”.

Il presidente del Cda di Scs, Giovannini Antonini, ha ribadito che è stata convocata una nuova assemblea generale “nonostante il Cda abbia sempre ottenuto voti unanimi, in ossequio al suggerimento, improntato al buon senso, di restituire la più completa operatività al consiglio d'amministrazione della Spoleto credito e servizi e alla Banca popolare di Spoleto”.

Una serenità - per Antonini – “indispensabile per affrontare con decisione e lungimiranza la pesante crisi economica che sta investendo il sistema creditizio europeo”. “L'unanimità con la quale i soci si sono sempre espressi nei nostri confronti - ha aggiunto Antonini - ci fa andare avanti con sempre più forza nel progetto che punta a consolidare quella che ormai è una evidenza: trasformare la Banca popolare di Spoleto da regionale a nazionale”.

Dopo aver messo in risalto “l'aumento di ben 1.500 soci”, Antonini ha sottolineato che “sta dando i suoi frutti la politica impostata da dieci anni di creare un azionariato diffuso. Il nostro obiettivo infatti è quello di diminuire il numero dei soci che hanno grossi investimenti a favore di una sempre più ampia base sociale con il minimo delle azioni”. “Noi che siamo una banca sana - ha concluso Antonini - non solo abbiamo retto, ma anzi siamo in costante crescita”.
 

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