FOLIGNO – Dopo l’avvio di Young Jazz Festival con la performance teatrale-musicale “Giezzisti”, per la sezione “Jazz Community” e con protagonista la disabilità mentale, il cartellone della manifestazione folignate prosegue domani (24 maggio) con due concerti d’eccezione.

Alle ore 18.00 presso la Taverna del Rione Ammanniti è in programma il concerto gratuito di Francesco Grillo con il suo Piano Solo. Il nome è ancora per il momento poco noto al grande pubblico, ma il talento del giovane pianista è meritevole di grandi palcoscenici. Per lui garantisce il grande Stefano Bollani, suo mentore. Cresciuto in una famiglia di tradizioni musicali, Grillo si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Il giovane musicista si cimenta sin da bambino con la composizione ed i suoi primi modelli sono classici. Al tempo stesso ascolta i grandi pianisti di jazz, ed è proprio nell’ultimo decennio che l’approfondimento del jazz e dell’improvvisazione (ricordiamo collaborazioni con Rava, Bollani, Dulbecco, D’Andrea), dà esito ad uno stile compositivo molto personale che attinge da entrambe le tradizioni (classica e jazz) e che mostra una felice integrazione tra mondi all’apparenza lontani.
Questa musica complessa e di grande lirismo è presente in tutti i brani originali dell’album “Highball” (2011) nel quale vi sono anche tre duetti con il pianista Bollani e nel quale i pezzi, tutti originali per pianoforte, rappresentano il suo percorso musicale tra musica classica e jazz. Nel suo recente album "Otto", disco di brani jazz originali con la collaborazione di musicisti straordinari, c'è anche il classico "My Funny Valentine", meraviglioso brano suonato in duo con Enrico Rava.

Intorno alle ore 21.30 la carovana musicale di Young Jazz si trasferirà in un'altra suggestiva location. Presso la corte di Palazzo Trinci (posto unico, ingresso 10 euro, con prevendite biglietti dal sito www.youngjazz.it, in caso di maltempo si svolgerà all'Auditorium San Domenico) ci sarà infatti uno dei concerti più attesi dell’edizione 2012 del festival, anche perché quella di Foligno sarà l’unica tappa italiana del grande Dave Douglas accompagnato dai suoi fedelissimi Keystone (a luglio tornerà invece ad Umbria Jazz insieme al suo nuovo Quintetto con Joe Lovano).

Dave Douglas è una figura eterogenea nel panorama musicale contemporaneo, un trombettista-compositore americano che piace sia al pubblico che alla critica. Un musicista, prolifico ed inquieto, di grande preparazione, che ha saputo fondere in modo convincente la tradizione jazzistica con echi che vanno dai grandi maestri classici fino alla musica folk balcanica ed elettronica. Le sue sperimentazioni lo portano a suonare sia in formazioni insolite sia in organici più tradizionali come il gruppo jazz che si esibisce in questa occasione, la mitica band dei Keystone, una delle più consolidate nella sua variegata carriera, che lo segue nei suoi progetti di natura elettrico-elettronica basati sul sound di rhodes, basso elettrico e dj. Insieme alla tromba di Douglas, ci sarà anche Marcus Strickland al sax, Adam Benjamin alle tastiere, Brad Jones al basso, Gene Lake alla batteria e Geoff Countryman agli strumenti elettronici.
Venuto alla ribalta sulla scena musicale newyorkese alla metà degli anni ’80, tra le collaborazioni rilevanti di Douglas come performer si segnalano quelle con Bill Frisell, Joe Lovano, Uri Caine e Anthony Braxton. Come sideman è stato tra l’altro partner di John Zorn per i progetti Masada e Bar Kokhba.
Da band leader ha dato vita, oltre alla band elettrica Keystone, ad un suo quintetto acustico, all’ensemble cameristico Nomad e al gruppo di fiati Brass Ecstasy. Ha ricevuto commissioni di musiche nuove da enti quali il Birmingham Contemporary Music Group, il Norddeutscher Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Essen, la compagnia di danza di Trisha Brown, la Library of Congress e la Stanford University. La sua carriera discografica, iniziata nel 1993 grazie alla italiana Soul Note, comprende oltre 30 dischi.
Nel 2005, dopo sette cd di grande successo per la Bluebird/RCA, Douglas ha fondato Greenleaf, la propria etichetta su cui tra l'altro pubblica i progetti del sestetto Keystone. Tra le più importanti iniziative dell'attivissimo musicista si trovano la fondazione e la direzione del Festival of New Trumpet Music.

In serata aprirà anche il punto Ristoro YoungJazz12Rondini ideato per valorizzare e promuovere la cucina e i prodotti del territorio. Il tutto presso la Taverna del Rione Ammanniti. Qui, a partire dalle ore 19.30, sarà possibile degustare i prodotti tipici del territorio e ascoltare musica jazz tutte le sere del Festival durante i suggestivi dj set oltre che jam session di giovani artisti che andranno avanti fino a tarda notte. Dalle ore 23.00 “Food at midnight” con servizio di "stuzzicheria". Le cantine che poporranno i loro vini sono Mongalli, Scacciadiavoli, Di Filippo e Moretti.

Domani (24 maggio) parte anche l’iniziativa “Aspettando Young Jazz Museum”, con il festival jazz che offre, in collaborazione con Sistema Museo, la possibilità di ingressi a tariffe promozionali per far conoscere i musei del territorio, in modo da poter scoprire le eccellenze artistiche di alcune tra le città più affascinanti, in un connubio insolito tra arte, territorio e musica jazz. Gli appuntamenti sono a Spello alle ore 10.30 presso la Pinacoteca Civica e a Bevagna alle ore 15.00 all’interno del Circuito culturale dei Mestieri Medievali.
 

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