Anche il Ministro Corrado Passera sostiene che è a rischio la coesione sociale. La Confindustria ci conferma, contrariamente a quello che sosteneva sino a qualche mese fa, che non si intravedono segnali di ripresa.
In un quadro sempre più pesante e difficile soprattutto per il mondo del lavoro per i giovani e per i pensionati, la nostra regione, risente in maniera forte delle conseguenze di questa situazione, per altro in costante deterioramento.

Basta pensare ad alcuni dati: nel mese di marzo 2012 i cassintegrati nella nostra regione hanno raggiunto il livello record di 31.825, dei quali 15.912 a zero ore.

Una recente ricerca del Cerved mette in evidenza l’alto numero di aziende interessate alle procedure di fallimento, (9 procedure di fallimento ogni 10mila aziende la più alta percentuale del Paese) tra l’altro, si allarga sempre più il fenomeno di aziende con un forte arretrato nel pagamento degli stipendi ai lavoratori (che spesso superano le 4/5 mensilità).

L’elenco delle vertenze si allunga di giorno in giorno, con interi territori che vengono colpiti in maniera verticale, basta pensare alla vicenda IMS di Spoleto.

La questione “esodati” incide pesantemente sulla nostra regione. E, inoltre, dopo il blocco delle indicizzazioni, 1/5 dei pensionati umbri sono a rischio povertà.

I giovani continuano a non vedere nessuna prospettiva di fronte a loro.
In una situazione come quella che abbiamo di fronte pensiamo che sia urgente e necessario riprendere il filo di una forte e incisiva iniziativa unitaria da parte di CGIL-CISL e UIL dell’Umbria.

Un iniziativa che metta al centro, per tutta la collettività regionale, la questione del lavoro, della coesione sociale e delle riforme.

Del resto, è lo stesso percorso che CGIL-CISL e UIL hanno definito a livello nazionale con la grande manifestazione che si svolgerà il 2 giugno a Roma.

Per tutti questi motivi riteniamo necessario riaprire il confronto tra le tre segreterie regionali per mettere le basi di una vera e propria “vertenza Umbria”.

Una vertenza Umbria che parli a tutta la comunità regionale, alle sue istituzioni, alle imprese e alle loro associazioni.

E’ ora di mettere al centro dell’iniziativa la questione lavoro e occupazione, che è la vera priorità della nostra regione.

Riteniamo che tutto questo sia, non solo possibile, ma necessario ed urgente.

Mario Bravi
Segretario Generale CGIL Umbria

 

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