PERUGIA – "I dati estremamente positivi registrati per il turismo nel mese di marzo hanno permesso all'Umbria di recuperare sostanzialmente i segni molto negativi che invece hanno contrassegnato i mesi di gennaio e febbraio, quando molti comprensori della regione sono stati colpiti da violente nevicate ed un maltempo che paralizzò anche il movimento turistico". Fabrizio Bracco, assessore regionale al turismo, commenta così i dati raccolti dal Servizio regionale del turismo che saranno pubblicati domani, relativi al primo trimestre dell'anno 2012, precisando che non sono ancora disponibili i dati di marzo del comprensorio Folignate.

In Umbria, nel mese di marzo si sono registrati dati molto positivi (aumento del 22,97 per cento degli arrivi e del 10,43 per cento nelle presenze). Complessivamente, nel trimestre tutti i comprensori hanno registrato percentuali molto positive. Solo l'Eugubino ha chiuso in negativo sia negli arrivi che nelle presenze (-2,85 arrivi e -0,66 presenze), mentre sono diminuite le presenze nel Perugino (-4,17%) e nell'Amerino (-4,24%).

Nel primo trimestre 2012 in Umbria si sono registrati 258.892 arrivi (+4,05 per cento) e 619.066 presenze (-0,73 per cento). Una situazione molto positiva si è registrata nei comprensori Valnerina, Spoletino e Orvietano; percentuali positive negli arrivi riguardano i comprensori Trasimeno, Perugino, Tuderte e Amerino, mentre percentuali positive nelle presenze si sono registrate nel comprensorio Alta Valle Tevere. Solo i comprensori Assisano, Eugubino e Ternano evidenziano percentuali negative sia negli arrivi che nelle presenze.

Negli esercizi alberghieri sono aumentati gli arrivi del +2,64% e diminuite le presenze del -3,09%. Sostanzioso l'incremento dei turisti stranieri (+17,17% arrivi e +8,74% presenze), mentre si registra un calo degli italiani, soprattutto nelle presenze (-0,03% arrivi e -5,38% presenze). Negli esercizi extralberghieri sono aumentati sia gli arrivi (+9,22%) sia le presenze (+3,47%). Positivo l'andamento dei flussi di turisti italiani (+7,99% arrivi e +4,57% presenze), mentre gli stranieri evidenziano un consistente aumento negli arrivi (+20,60%) e una diminuzione nelle presenze (-1,15%).

"Nonostante la crisi economica, la paura di spendere e, in questo particolare caso, un ondata di maltempo eccezionale - ha detto Bracco -, l'Umbria insomma cammina ancora spedita grazie alla varietà della sua offerta turistica, culturale ed enogastronomica che, utilizzando il suo grande patrimonio ambientale e storico, la rende costantemente appetibile per il mercato italiano e straniero. Gli effetti della crisi mondiale comunque, si vedono nei dati relativi alle presenze. E' chiaro che arriva un maggior numero di persone ma sono tanti quelli che riducono il periodo di permanenza. Su questo versante dovremo lavorare insieme agli operatori per costruire pacchetti turistici che permettano al turista ed al visitatore di allungare la propria vacanza in Umbria".
 

Condividi