di Armando Allegretti

PERUGIA - E’ tutto pronto per le amministrative a Todi. Si voterà il 6 e il 7 maggio prossimo, con eventuale ballottaggio fissato per il 20 e il 21. In palio c’è la poltrona a sindaco. A cercare di battere l’amministrazione Ruggiano ci provano in 3 Carlo Rossini, Alberto Leoni, Claudio Serafini, che hanno presentato la propria lista. Quattro sono i partiti ufficiali presenti: Pdl, Pd, Psi, Udc e quattro sono le liste civiche: Antonino Ruggiano Sindaco, Cattolici uniti per Todi, Aria nuova per Todi, I valori della sinistra per Todi.

Umbrialeft, a tre giorni dal voto, ha raggiunto il candidato sindaco Rossini, per una chiacchierata sulle prossime lezioni. “Ci presentiamo ai cittadini – ha esordito Rossini – con un programma serio e concreto tenendo conto sia delle sfide che ci attendono in un momento difficile per imprese e famiglie sia delle priorità indicateci dai cittadini: lavoro, sviluppo, sistema sociale ed equità fiscale”. Questi i punti fermi del programma del candidato a sindaco di Todi, Carlo Rossini. Ma ancora, interesse per il territorio di Todi con un occhio di riguardo alle frazioni, “collante” e “materia prima” per lo sviluppo del territorio.

“Negli ultimi anni Todi è stata troppo spesso divisa – ha detto Rossini - bisogna recuperare essenziali rapporti di collaborazione istituzionale sia con la Regione che con le amministrazioni locali della Media Valle del Tevere. Un nuovo sviluppo del territorio può partire solo da qui”.

Ma ancora: “Todi ha un sistema complesso di 37 frazioni che sicuramente necessitano di una valorizzazione perché contribuiscono allo sviluppo del territorio dal punto di vista sociale, economico e culturale”.
Agricoltura e Turismo: “sono i fattori trainanti – continua Rossini – devono essere valorizzati maggiormente perché hanno ancora molto da esprimere e noi dobbiamo impegnarci affinché possano essere valorizzati sempre di più”. “E la nostra riflessione parte proprio da qui: bisogna tenere unite tutte le risorse del territorio per creare un quadro condiviso”.

Il Comune al centro del rilancio della città: “Il comune e il sindaco – ancora Rossini – deve essere il regista, il primo soggetto in questo quadro” “deve saper ascoltare – aveva dichiarato tempo fa - e la porta del mio ufficio sarà sempre aperta per parlare con i cittadini ed ascoltare le indicazioni di ognuno. Il Sindaco di una città ha il dovere di lavorare sodo per la propria comunità e di amministrare nell’interesse di tutti e non di una sola parte”.

Sulla questione lavoro c’è preoccupazione, come in tutta Italia d’altronde, “la preoccupazione maggiore – dice Rossini – è lo sviluppo del lavoro, lavoro che potrebbe essere rilanciato valorizzando e intervenendo in settori come il turismo, l’agricoltura e l’artigianato, settori molto importanti per i tuderti, dobbiamo investire proprio in questi settori e puntare sullo sviluppo”.

Tre parole d’ordine nella ricetta rossiniana: relazioni, progetti e reperimento di risorse. Tre ingredienti importanti che servono per il rilancio della città di Jacopone.


 

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