Festival del giornalismo - il programma di venerdì 27 aprile
PERUGIA - Tra gli appuntamenti di domani, venerdì 27 aprile, al Festival del giornalismo di Perugia sono da segnalare:
- Democrazia, media e potere nell’era della conoscenzaLectio magistralis di Stefano Rodotà professore emerito, introdotto da Luca De Biase presidente Fondazione Ahref. Ore 11.00 Teatro Pavone
- Incontro con Ezio Mauro: attualità, politica, informazione
Attualità, politica, informazione. L’intervista al direttore de la Repubblica Ezio Mauro, in diretta su repubblica.it, sul sito del Festival e sulle 590 web tv del network altratv.tv.Si tratta della prima twitterview “a Rete unificata”, con domande che arrivano anche da Twitter: è la prima volta in assoluto che un’intervista a un direttore di un grande giornale va online in modo così condiviso. Gli hashtag per partecipare sono #ijf12 e #mauro.Arianna Ciccone fondatrice Festival Internazionale del Giornalismo, Ezio Mauro direttore la Repubblica alle ore 18.00 Sala dei Notari.
- Il futuro della democrazia fra crisi del capitalismo e debolezza della politica. La crisi dell’economia di mercato porta con sé la crisi della democrazia rappresentativa. Una crisi che non è solo economica dunque ma anche politica, sociale e culturale. Come molti esperti hanno scritto in questi mesi il problema non è più “il fallimento o meno della Grecia”, ma il ruolo della democrazia rappresentativa e dell’economia di mercato nel mondo occidentale nel XXI Secolo. Colin Crouch professore emerito, Massimo Giannini vicedirettore la Repubblica. Ore 16.00 Sala dei Notari
- Se l’Italia di Monti fosse un film: Mary Poppins, Twilight o Paradiso Amaro? Con il governo Monti, la rappresentazione dell’Italia è cambiata. Ma in realtà, qual è la situazione? Siamo diventati il paese di Mary(o) Poppins Monti, in grado di risolvere magicamente i problemi? Oppure dietro l’ottimismo e la sobrietà si nasconde un governo di “Monti viventi”? Ne parliamo, tra ironia ed esperienza, con due grandi firme del giornalismo internazionale: Philippe Ridet Le Monde e Beppe Severgnini Corriere della Sera. Ore 19.30 Teatro Pavone
- L’euro e i mass media. Il fascicolo analizza caratteristiche, ruolo e impatto dei mezzi di comunicazione di massa sotto una molteplicità di aspetti: storico, tecnico, politico, economico, strategico, sociale, istituzionale. I numerosi contributi spaziano dall’evoluzione del mercato dei media al ruolo di internet e dei social network, passando per le rappresentazioni mediatiche delle grandi questioni del nostro tempo: conflitti, sommovimenti nel mondo arabo e musulmano, crisi economico-finanziaria, futuro dell’Europa e della moneta unica. Lucio Caracciolo direttore limes, Giulio Tremonti presidente Aspen Institute Italia, Sarah Varetto direttore Sky Tg24, Thierry Vissol Commissione Europea. Organizzato in collaborazione con Limes e Sky. Ore 14.00 Auditorium, Conservatorio di Musica
- Primavera Araba. Rivoluzione incompleta? A quasi un anno e mezzo dal suicidio del tunisino Mohamed Bouazizi, da cui partirono cambiamenti epocali in molti Paesi, si può già tracciare un bilancio sulla Primavera Araba. Farid Adly giornalista e scrittore, Itai Anghel documentary-maker, Francesca Caferri la Repubblica, Antonio Di Bartolomeo Tgr RAI, Ugo Tramballi Il Sole 24 Ore. Organizzato in collaborazione con Associazione Giornalisti Scuola di Perugia. Ore 14.00 Centro Servizi Alessi
- Verso il 2030: trasparenza, responsabilità e dialogo. Una nuova comunicazione per affrontare la "tempesta perfetta"Partendo da un’analisi delle grandi sfide che attendono l’umanità da qui al 2030 - cambiamento climatico, sovrappopolazione, migrazioni, questione energetica - si cercherà di identificare le possibili risposte: innovazione tecnologia, una governance internazionale più efficace, comportamenti individuali più sostenibili. Maurizio Beretta direttore comunicazione UniCredit, Gianluca Comin direttore relazioni esterne ENEL, Giuliano Giubilei vicedirettore Tg3, Bruno Manfellotto direttore l’Espresso, Mauro Tedeschini ex direttore La Nazione, Sarah Varetto direttore Sky Tg24. Ore 12.30 Sala Raffaello, Hotel Brufani
- Raccontare la scuola abbandonata. La scolarizzazione degli italiani è una delle più basse in Europa. I ragazzi abbandonano la scuola precocemente: uno su cinque diventa adulto senza diploma superiore. Tullio De Mauro professore emerito, Giorgio Meletti il Fatto Quotidiano, Alessandra Migliozzi Agenzia Dire, Marco Rossi-Doria sottosegretario Istruzione. Organizzato in collaborazione con Fondazione Ahref. Ore 17.00 Centro Servizi G. Alessi
- L’Aquila dimenticata. A tre anni dal disastroso terremoto che ha distrutto L’Aquila, il 6 aprile 2009, la città è ancora fantasma, mentre si moltiplicano i filoni d’inchiesta: dalle responsabilità sulla morte di 309 persone, agli interessi criminali che ruotano attorno alla ricostruzione del capoluogo abruzzese. Maria Luisa Busi Tg1, Ferdinando Di Orio rettore Università dell’Aquila, Roberta Mancinelli RAI Abruzzo, Stefano Schirato fotoreporter, Stefania Ulivi Corriere della Sera, Angelo Venti giornalista freelance. Organizzato in collaborazione con Associazione Giornalisti Scuola di Perugia. Ore 17.30 Sala Lippi, UniCredit
- Le nuove sfide dei canali all newsI canali all news hanno il compito di ridurre il più possibile la distanza tra eventi e notizie, integrando tra loro edizioni di tg, programmi di approfondimento e tecnologie digitali.Mario Giordano direttore TgCom24, Corradino Mineo direttore RaiNews, Francesco Specchia Libero, Sarah Varetto direttore Sky Tg24. Ore 15.30 Sala Raffaello, Hotel Brufani
- Alle ore 21.00 al Teatro Pavone Luca Telese in “Tabula Rasa. 1992-2012: storia del ventennio breve in cui la sinistra ha perso”Quando è che la sinistra italiana ha incominciato a perdere? Nel 1993, dopo la vittoria illusoria delle amministrative? Nel 1994, quando va candidamente allo sbaraglio contro Berlusconi con la gioiosa macchina da guerra di Occhetto? Nel 1995, quando si sfascia sul bacio del rospo Dini? Nel 1999 quando il governo Prodi viene abbattuto dal fuoco amico? Nel 2003 quando viene sperperata la vittoria di Cofferati sull'articolo 18? Nel 2006 quando si dimentica dei Pacs? Perde quando rinuncia a risolvere il conflitto di interessi? Perde quando non raccoglie la sfida dei girotondi di Nanni Moretti? Perde in un intero decennio quando si innamora del blairismo? Perde perché inciucia troppo? Oppure perde nel 2008 quando abbatte (di nuovo) Prodi? Quando si divide fra Veltroni e D'Alema? Perde perché al sud si bassolinizza? Perché elegge la Binetti e Calearo? Perché si dimentica della questione morale con Penati e Lusi? Perde perché la sua sinistra radicale è troppo massimalista, o perché il suo centro è troppo inciucista? Oppure perde nel 2011 quando si consegna ai tecnici senza combattere? Forse, a pensarci bene, perde qualcosa di se stessa in tutti questi momenti, lasciandolo appeso ad ognuno di questi punti interrogativi. Ecco perché - forse - questa storia merita di essere raccontata.
- Il nuovo giornalismo civico. Come usare le tecnologie per un giornalismo al servizio del pubblico interesse. WikiLeaks e i social media sono la via per costringere il potere a dare conto delle proprie azioni? La giornalista che ha fatto scoppiare il caso delle spese dei parlamentari britannici discute sullo scontro tra il bisogno di libertà di informazione da una parte e le persone che vogliono mantenere segreti i propri affari. Charlie Beckett direttore POLIS London School of Economic, Heather Brooke scrittrice e attivista, Fabio Chiusi blog ilNichilista. Organizzato in collaborazione con POLIS. Ore 10.00 Centro Servizi G. Alessi.

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