PERUGIA - Si insedierà lunedì prossimo, nella sede di Piazza Partigiani, il gruppo di lavoro istituito dalla giunta regionale per redigere un disegno di legge sulla sicurezza nei lavori in quota.

Continua così il percorso individuato dalla giunta regionale - come sottolinea un comunicato della Regione - in materia di sicurezza nei cantieri, sulla scia di quanto era stato formalizzato dall'assessore regionale Stefano Vinti già nel luglio dello scorso anno, a Foligno, durante un convegno del tavolo permanente dei professionisti per la sicurezza.

Il primo traguardo del percorso è stato raggiunto il 28 ottobre 2011 con l'approvazione delle linee di indirizzo per la prevenzione delle cadute dall'alto, che “prevedono misure preventive e protettive in grado di consentire - spiega Vinti - anche in fase di manutenzione, l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza e costituiscono il documento propedeutico alla stesura di una legge regionale che ha la grande ambizione di azzerare gli infortuni e le morti causate dalle cadute dall'alto. L'emanazione di questo atto aveva l'obiettivo di stimolare la riflessione sulle diverse sfaccettature della problematica della sicurezza nei lavori in quota con le istituzioni e con gli operatori del settore”.

Il lavoro fin qui attuato ha permesso di compiere una ricognizione delle principali norme di riferimento in materia di lavori in quota e sulle misure previste nei regolamenti Comunali umbri; di fare un'analisi sulla base delle verifiche quotidiane dagli organi coinvolti, mezzi, metodi o procedimenti di organizzazione del lavoro; di determinare l'informazione e la formazione dei datori di lavoro e degli operatori della sicurezza; di fare proposte sulle azioni di sensibilizzazioni e conoscenza delle misure preventive e protettive dei lavori in quota, preparando i committenti, i professionisti e le imprese alla progettazione, all'installazione e all'uso dei dispositivi di sicurezza in dotazione alle coperture degli edifici e di avviare una riflessione per normare, definire i criteri per l'individuazione e l'uso dei dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto.

''Sono sempre più numerosi infatti - continua Vinti - gli aspetti che sollecitano un intervento legislativo: dagli impianti di ricezione tv ai pannelli solari, oltre ovviamente ai lavori necessari per le coperture degli edifici che sono diventate ormai un vero e proprio luogo di lavoro che possiede caratteristiche di rischio elevato ed è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza evitando inutili e pericolosissimi 'fai da te'. Nonostante il calo complessivo degli infortuni e delle morti sul lavoro registrate negli ultimi anni, la causa più rilevante di infortunio o di morte rimane la caduta dall'alto con vittime di infortunio che sono per lo più lavoratori autonomi oppure i titolari di piccole imprese. Ne consegue quindi che il fenomeno dell'infortunio si sta spostando verso realtà d'impresa meno organizzate e per le quali l'obbligo della formazione è meno cogente”.

“Con questa legge - conclude l'assessore - ancora una volta la Regione Umbria si propone di cambiare la cultura in materia di sicurezza piuttosto che creare regole avulse dal contesto di chi opera”. Per questo, nei prossimi due mesi, si confronteranno rappresentanti di Regione, Comuni, sindacati, associazioni datoriali e ordini e collegi professionali oltre ai rappresentanti di tutte quelle istituzioni che intervengono a vario titolo nelle pratiche edilizie quali Soprintendenza, Vigili del fuoco, Inail, direzioni provinciali del lavoro, per giungere ad una bozza di disegno di legge che sarà sottoposta all'adozione della giunta regionale.
 

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