PERUGIA - Prova tristezza per chi non c'è più e dispiacere per chi resta, ma Sabrina Curi chiede “un sorriso per ricordare Piermario Morosini” e suo padre Renato Curi morto con la maglia del Perugia il 30 ottobre del 1977 nello stadio che ora porta il suo nome.

“Sono una persona molto credente - confessa Sabrina all'ANSA - e penso che le persone di là vogliano vederci felici. Io dico sempre 'il mio sorriso è la tua pace”. “'Il nostro sorriso - sottolinea ancora Sabrina Curi - è la pace di Morosini come il mio sorriso è la pace di mio papà”.

Chiede invece “rispetto per il dolore”, Clelia, la vedova di Renato Curi, che tra l'altro vive proprio a Pescara dove ieri è morto il giocatore del Livorno. “E' inutile parlare - afferma decisa - mi sono sentita morire per quel ragazzo”.
 

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