Gli operai della ex comunità montana di Terni sono stufi di essere trattati come i responsabili dei vari problemi che affliggono la Comunità montana "Valnerina" nella quale, per loro disgrazia, sono confluiti a seguito della disastrosa decisione di accorpamento, della quale ancora non se ne sono capite le ragioni, visto che ora saranno confluiti nella costituenda "Agenzia forestale".

L'ennesimo ed illegittimo atto che in maniera unilaterale l'ex presidente ed ora commissario della Comunità montana Valnerina ha preso nei confronti dei dipendenti ex Terni suona di offensivo. Gli operai, in piena sintonia con le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, sono pronti ad adottare tutte quelle misure a tutela della propria professionalità e dei diritti ottenuti con anni di onesto lavoro e di sano confronto sindacale.

Non si puó smentire così clamorosamente l'incontro tenuto con un dirigente ex Terni, al quale era stato preso un chiaro impegno di intraprendere percorsi sindacali corretti prima di ogni azione riguardante l'organizzazione del lavoro. Dopo mesi di tentativi da parte del sindacato di incontrare il commissario, ex presidente, della Comunità montana Valnerina, ci si trova di fronte a questo atto che sa di provocazione. Ci chiediamo quando avremo l'onore di un confronto con questo personaggio, secondo noi mal consigliato.

Chiediamo che l'assessore Cecchini faccia chiarezza su questa vicenda. Restare arroccati nel proprio feudo in questi periodi non serve a nessuno, tantomeno trattare i propri dipendenti come sudditi.

Le segreterie provinciali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil
 

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